Site logo
Site logo
Mobile logo
  • Non Ho L`età
    • I BRANI
    • RIASCOLTA
  • Blog
  • Con…
  • Webradio
  • Contatto

ADRIANO CELENTANO

Ultimo aggiornamento 31 Marzo 2025

IN DISCOTECA CON
ADRIANO

La foto è tratta da un ritaglio di giornale, reperito
casualmente, del 1981, anno in cui, con una troupe della
Televisione della Svizzera Italiana, mi recai a Ludwigshafen
am Rhein, città della Renania-Palatinato, in Germania, per
il lancio della versione tedesca de “Il bisbetico domato”,
film con Adriano e Ornella Muti.

ADRIANO CELENTANO

Splendida occasione per trascorrere un paio di indimenticabili
giornate con il “Molleggiato”, la popolare coppia di registi e
sceneggiatori Castellano & Pipolo e alcuni amici del mitico
Clan.

IL TRAILER DI “DER GEZAEMTE WIDERSPENSTIGE”. “CLIC” QUI

Ricordo in particolare la serata in discoteca organizzata
dalla casa distributrice della pellicola, durante la quale
Adriano mandò in visibilio ragazze e ragazzi improvvisando
un ballo con una splendida modella (non si sa ingaggiata
da chi), nonché l’ intervista concessami dopo la visione
di “Der gezämte Widerspenstige”.

ADRIANO CELENTANO

All’ uscita dal cinema, al ragazzo della via Gluck chiesi che
effetto avesse fatto sentirsi doppiato in tedesco.

“Mi è sembrato di essere un tedesco, però, ripensandoci
e guardando te, direi uno svizzero tedesco!”, rispose
con il tipico, smagliante sorriso.

L’ INTERVISTA

Eccone una parte:

Nell’ ultimo decennio hai sa­pientemente dosato i concerti:
temi la folla, o vuoi evita­re di stancarla?

•No, no. La ragione principale è che ho paura della folla. Quan­do
si va in uno stadio dove ci sono quaranta/cinquantamìla per­sone,
è pericoloso. Pensa, a Napoli, tempo fa, ce n’ erano
addirittura
settantamila!  Così, ci vado piano con i concerti. E’ per quella
cosa lì che lo faccio”.

Poche pure le apparizioni te­levisive e le interviste ai giornali.
Ce l’ hai con produttori e giornalisti?

“No. Non ce l’ ho, soltanto che il tempo che ho è quello, do­vrei
essere in quattro, quattro Adriani Celentani. In tal modo
accontenterei tutti. Mi manca il tempo per arrivare
dappertutto”.

Ho letto che non hai mai avuto l’ idea di scrivere un libro.
Un giorno qualcuno, però, ci ha pensato, è uscito un libro,
in cui sono rac­colti i tuoi pensieri, e ha avuto successo.
Adesso ne scriverai uno pure tu?

“E’ facile, se riesco a trovare il tempo, mi piacerebbe fare un
libro e pure un quadro”.

Hai sempre anticipato i gu­sti della gente: semplice istin­to,
oppure risultato delle strate­gie studiate a tavolino con i
tuoi collaboratori (Miki Del Prete e soci)?

“I collaboratori sono importanti, soprattutto se con loro c’ è
intesa anche di amicizia … le cose vengono più spontanee.
Però questo è un po’ una carat­teristica che fa parte di ciò
che io intendo come un gioco, il lavoro che faccio. Finora
sono stato fortunato a capire l’ aria che tira”.

Qualche parola sulle tue paure …

“Ho paura degli ascensori, dell’ aereo e anche della nave,
quando fa un tragitto lungo».

E’ per questo che non sei an­dato, con gli impegni di lavoro,
più in là della Germania? Non ti interessa l’ America?

“Beh. sono un po’ restio a spostarmi, devo dire la verità.
Eh… la Germania è più vicina, c’ è un treno abbastanza
comodo, che attraversa poche gallerie… e, allora, ecco
perch. Però sono andato pure in Francia, in Au­stria…
Si, dovevo andare pure in In­ghilterra, ma ho
rimandato”.

 

QUESTA È LA STORIA
DEL PUFFO E …

Per cominciare, un divertente aneddoto.

Quello che Adriano ha fra le mani è il … prestigioso
– si fa per dire –  “Goldener Hammerschlumpf”, il
“Puffo d’ oro”, assegnato agli artisti ritenuti più
meritevoli dai lettori di quella che per anni è stata
la rivista pop svizzera maggiormente letta e diffusa,
“Pop Rocky” (fra i tanti che hanno ricevuto il
decisamente insolito riconoscimento c’ è persino
Madonna!).

Lo consegnai al “Molleggiato” durante un’ intervista,
nella sua residenza di vacanza, ad Asiago.

ADRIANO CELENTANO Adriano Celentano. Foto di Massimo Pacciorini-Job

Le foto sono state realizzate da Massimo Pacciorini-Job, il quale,
prima di mettere mano alla fedele Nikon, dovette attendere,
se ben ricordo, che si finisse di guardare insieme spezzoni
del film “Joan Lui”, di cui molto si parlò nel corso della
piacevolissima chiacchierata.

Parte dell’ intervista, realizzata per la TSI, fu pubblicata pure
da “Pop Rocky”.

ADRIANO CELENTANO
ADRIANO CELENTANO

IL MIO PRIMO
IDOLO

L’ album “Il ragazzo della via Gluck” mio primo disco,
regalo della mamma che conservo gelosamente.

È passato tanto tempo, ho fatto conoscenza con il
“Molleggiato”, è nata reciproca simpatia.

Prima gli autografi, poi le interviste per giornali (in
un’ occasione ho avuto il piacere di realizzare un
servizio persino per il “Blick”), radio e televisione.

Una cosa tira l’ altra, si sa.

Ho cominciato così a seguirlo nei tour, l’ ho accompagnato,
come detto,  in Germania per la presentazione del film
“Il bisbetico domato”, sono stato nel suo chalet di vacanza
di Asiago, nella residenza secondaria di Milano, sul set di
“Fantastico” (Roma), a “Serata d’ onore” (Montecatini
Terme) e fra il pubblico di “Adrian” (Cologno Monzese,
Mediaset), a Galliate, provincia di Novara, ho visto le
prove dei concerti che ha tenuto in Russia nel 1987.

“GEPPO IL FOLLE”

Nell’ estate del 1978 ebbi il piacere di assistere, allo
stadio di Novara, alle prove e riprese di alcune scene
del film “Geppo il folle” e realizzare con il “Molleggiato”
una delle tante, indimenticabili interviste.

Con me in quell’ occasione il fido amico Walter Piccoli,
autore di uno splendido servizio fotografico, di cui
qui propongo alcuni scatti. 

Curiosità: le comparse – oltre dodicimila – anzichè
ricevere un compenso per la prestazione, dovettero pagare,
acquistare
il biglietto per assistere all’ insolito concerto:
per molte di
loro, comunque, esperienza indimenticabile,
con in più la
soddisfazione di comparire nel film.

Concerto insolito perchè, essendo Adriano pure il regista,
caratterizzato da continue interruzioni e (per i non
addetti ai lavori) divertenti fuori programma.

Stadio di Novara gremito già delle prime ore del pomeriggio,
sotto un cocente sole.

A dirigere l’ orchestra il maestro Natale Massara, ex
sassofonista dei Ribelli; alla batteria l’ immancabile
Gianni Dall’ Aglio, altro storico “Ribelle”.

ADRIANO CELENTANO

ADRIANO CELENTANO
Durante le prove …

ADRIANO CELENTANO
e in concerto

L’ INTERVISTA CON
IL TELEFONINO

Dopo quello della consegna del Puffo, vi racconto un altro
divertente aneddoto.

Anni fa partecipai alla conferenza stampa di lancio di un
album di cui non ricordo il titolo, a Milano, presso l’ ex
edificio dell’ Azienda dei tram.

Per l’ occasione Rete Uno mi diede un registratore che
fino a quel momento non avevo mai utilizzato e pertanto
chiesi all’ amico Corry Knobel di essere della partita e
fungere da tecnico del suono.

Ebbimo la fortuna di arrivare sul posto prima degli altri
inviati e poter così trascorrere un bel po’ di tempo da soli
con Adriano. Dopo una simpaticissima chiacchierata,
decisi di passare all’ intervista. Purtroppo, da non credere,
l’ apparecchio s’ inceppò! Inutile dire dell’ imbarazzo,
sia mio che di Corry.

Chi la dura, però, la vince. Incoraggiato dalla collega Sarah
Tognola, che in quel momento dagli studi di Lugano stava
conducendo un programma e alla quale avevo raccontato
l’ accaduto, tirai fuori dalla tasca il cellulare e, senza
preoccuparmi di quel che avrebbe pensato il “Molleggiato”,
mi avvicinai a lui e cominciai a porgli domande. La sua
reazione, e quella degli altri numerosi e importanti presenti,
fu di grande sorpresa, ma tanta tenacia, evidentemente, lo
divertì e convinse a concedermi una lunga intervista, che
andò in onda, in diretta, sulle frequenze di Rete Uno della
Radio della Svizzera Italiana.

DALL’ ALBUM
DELLE FOTO

ADRIANO CELENTANO ADRIANO CELENTANO ADRIANO CELENTANO  ADRIANO CELENTANO ADRIANO CELENTANO
A Ludwigshafen (Germania) per il lancio del film “Il bisbetico domato”,
Zurigo (all’ Hallenstadion prima di un concerto e dopo un’ intervista
per il
“Blick”) e Firenze, fra le tappe del tour europeo del 1994

FRAMMENTI DA INTERNET

“ADRIANO E CELENTANO.
UN PO’ ARTISTA, UN PO’ UOMO” 

di Sergio Cotti

pastedGraphic.png

Dal primo Festival del Rock and Roll, il 18 maggio 1957, all’ ultimo
disco inciso in coppia con Mina: questo libro racconta i sessant’
anni di carriera di Adriano  attraverso la sua imponente discografia.
Nel volume sono analizzati tutti i suoi album (comprese le raccolte
ufficiali) e spiegate tutte le canzoni. 

Alcuni capitoli sono dedicati alla storia del Clan, ai programmi
televisivi che lo hanno visto protagonista come conduttore e ai
messaggi che lo stesso Adriano ha lanciato attraverso le colonne
dei più autorevoli quotidiani italiani.

Il libro è arricchito di interventi di alcuni personaggi dello
spettacolo che in questi sessant’ anni hanno lavorato con lui,
oltre che di aneddoti e rarità, che ne fanno uno strumento
indispensabile per ammiratori e collezionisti.

Testimonianze e contributi, fra i tanti, di Al Bano, Massimo
Moratti, Gianni Minà, Dario Argento, Cristiano Malgioglio,
Paolo Beldì, Gianni Dall’ Aglio, Detto Mariano, Gino
Santercole, Mario Zucca, Enzo Jannacci, Giuseppe Sala,
Guido Vanetti e Giorgio Fieschi.

 

ADRIANO CELENTANO

QUESTA INVECE È LA STORIA DEL CLAN. “CLIC” QUI

E ADRIANO … “CLIC” QUI

 

“COME ADRIANO”

Ai tempi del Clan l’ allora amico Don Backy e i Ribelli
incisero, in onore del capo, “Come Adriano” (retro:
“Serenata”), pezzo che tanto ricorda “Norwegian
Wood” dei Beatles (composto in Svizzera,
vedi
articolo “John Lennon: primi rudimenti di sci
a St. Moritz”
).

ADRIANO CELENTANO ADRIANO CELENTANO

ADRIANO CELENTANO

UN “FUGGIASCO”
RICORDA 

Di Guido Mario Pavesi

Riascoltare oggi “Come Adriano” e Serenata”, due canzoni
che Don Backy incise nel 1966, oltre a richiamarmi alla
memoria momenti di una capitolo particolare dei miei
ricordi, sollecita inevitabilmente un approccio e
riflessioni motivate fondamentalmente dal distacco
temporale con cui le rivivo.

“Come Adriano” la devo collocare nell’ ambito del Festival
delle Rose, terza edizione del concorso Rai per coppie di
esecutori, trasmesso in diretta radiofonica dal 12 al
14 ottobre del 1966.

La canzone fu presentata da Don Backy e dai Ribelli,
mentre noi Fuggiaschi eravamo in coppia con Ico Cerutti
con la canzone “Vale più di noi”. Eravamo, noi Fuggiaschi,
in prossimità della fine della straordinaria esperienza al
fianco di Don Backy: decisione che avevamo appena
comunicato e aveva lasciato un certo rammarico da
ambo le parti.

Nonostante sull’ etichetta della prima edizione del
disco figuri ancora il nostro nome come esecutori,
in realtà furono i Ribelli (come in altre occasioni) a
incidere le due canzoni. È una testimonianza del
fatto che Don Backy, come sempre, aveva cercato
di valorizzare il nome del suo complesso: una
scelta generosa, precedente al distacco annunciato,
ben suffragata dal testo di “Serenata”: “Anch’io
nel mio complesso ho due “Fuggiaschi” che li
portano così e a loro dico sempre: “ma tagliatevi
le zazzere perché, si può suonare bene senza avere
i capelloni fino ai piè…” Quello che appare evidente,
era un atteggiamento critico – piuttosto comune
nel Clan di allora – nei confronti della
moda incalzante proveniente da oltre Manica,
focalizzato sul look delle chiome, ma anche sulle
nuove tendenze musicali (“… smettiamo di seguire
quelle impronte che non sono adatte a noi”).

ADRIANO CELENTANO
Guido Mario Pavesi con Don Backy

Il tema dell’ imitazione è centrale anche in “Come Adriano”, ma,
in questo caso, in chiave positiva. Don Backy si propone di ispirarsi
al modo in cui Adriano sta mietendo successi strepitosi e lo fa anche
citando direttamente alcuni frammenti delle sue canzoni più
popolari. Adriano, dunque, era ancora un faro e fraterno punto di
riferimento per Don Backy che, in conclusione “confessa”:
“… no, non si può imitare, non puoi toccare chi sta più su!” Riletta
oggi, questa frase fa inevitabilmente ripensare a come la storia,
anche nel volgere di poco tempo, possa assumere indirizzi
impensabili.

ADRIANO CELENTANO
Adriano con i Fuggiaschi.  Il secondo, alla sua sinistra,
è Guido Mario Pavesi 

Articoli recenti

  • PUNTATA (VIDEO) 19 OTTOBRE
  • FIORELLO
  • MARINO REGINA, IL BASSISTA DI GIANNI MORANDI
  • PUNTATA (VIDEO) 12 OTTOBRE
  • PUNTATA (VIDEO) 5 OTTOBRE

La Newsletter di Non Ho L`Età

Iscriviti

  • Non Ho L`età
  • Blog
  • Con…
  • Webradio
  • Contatto
© Giorgio Fieschi 2020
[email protected]
Utilizziamo cookies per garantire il corretto funzionamento del sito, analizzare il nostro traffico e, ove previsto, fornire i servizi dei social media.Cookie settingsACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA