PEACE AND LOVE
23 giugno 1967: i Beatles incidono “All You Need Is Love”, commissionato dalla BBC come contributo del Regno Unito al primo programma televisivo trasmesso in diretta planetaria , “Our World”.
Dalla coreografia all’ abbigliamento della band e dei coristi, tra i quali spiccano Mick Jagger dei Rolling Stones e Kim McLagan (moglie di Keith Moon, batterista degli Who), sono minuziosamente preparati per trasmettere al mondo un messaggio di pace, speranza e amore.
È con questo brano che si aprirà la puntata di domenica di “Non ho l’ età”, in onda su Radio Ticino.
A seguire:
Randy Newman (Falling In Love), Randy Newman (Short People), Cracker (Get Off This), Faith No More (I Started a Joke), Françoise Hardy (Tous les garçons et les filles), Françoise Hardy (La maison où j’ai grandi), Journey (Any Way You Want It), Journey (Be Good To Yourself), Shaggy ft Marsha (Piece Of My Heart), Primitives (Yeeeeeeh!), Mal dei Primitives (Controcorrente), Simon & Garfunkel (The Boxer, Live), Jimmy Barnes (Mustang Sally), Creedence Clearwater Revival (Travelin’ Band)
“Non ho l’ età” può essere seguito pure televisivamente, sintonizzandovi su https://radioticino.com/tv/
A proposito di
Françoise Hardy
alla quale renderemo omaggio con due splendidi video, nel marzo del 1967 partecipò a un varietà musicale della Televisione della Svizzera Italiana destinato a sperimentare la nuova tecnologia di trasmissioni a colori, “Let’s go – The swinging camera”.
Altri protagonisti del programma: Sonny & Cher, Dionne Warwick, Sandie Shaw, Caterina Caselli, i Casuals, Anna German, Umberto, Nini Rosso e il pittire Salvatore Fiume.
Art Director Gigi Grigioni, fotografia di Enzo Regusci, regia di Grytzco Mascioni.
Dal canto suo, l’ amico Jacky Marti ricorda, su Facebook, che Françoise venne due volte a Lugano: nel 1965 al Conza (tournée svizzera con Gianni Morandi) e nel 1969 al Kursaal (programma celebrativo dell’ Eurosong del 1956, presentatato dalla nostra Mascia Cantoni e da Enzo Tortora).
“Al Conza – scrive – ero un ragazzino, ero dietro al palco in cerca di un autografo di Morandi, e, correndo, mi sono inavvertitamente scontrato con Françoise Hardy, sbucata all’ improvviso. Pensate, siamo caduti entrambi per terra. Niente di grave, due risate. Mai l’ avevo incontrata prima e mai piu’ l’ ho rivista dopo”.
IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK
Nel 1966 la cantante francese partecipò al Festival di Sanremo con “Parlami di te” di Edoardo Vianello, arrivando in finale e tornando nelle classifiche di vendita italiane dopo un certo periodo di assenza.
“La maison où j’ai grandi” è uno dei video che potrete gustarvi nel corso della puntata, se vi sintonizzerete sul Radio Ticino Channel
Tornata a Parigi, anzichè una versione in francese di questo pezzo per il mercato d’ oltralpe, a sorpresa, decise di incidere (nonostante il parere contrario del produttore di allora) la canzone presentata allo stesso festival da Adriano Celentano, ossia “Il ragazzo della via Gluck”, che divenne “La maison où j’ai grandi”.
In autunno Françoise fece ritorno in Italia per partecipare a “Scala Reale” (così si chiamava la “Canzonissima” di quell’ anno), dove ripropose il brano celentaniano per buona parte in italiano e solo con l’ ultima strofa in francese. Mai pubblicato su vinile.
QUEL FESTONE ALL’ ESPLANADE CON ROCKY E I RIBELLI
Per l’ Esplanade di Minusio si prospetta una capillare ristrutturazione con l’ obiettivo di riaprirlo come albergo “5 stelle” senza reception.
Da anni era finito nel dimenticatoio, ma è stato un pezzo di storia fondamentale del turismo nel Locarnese. Per rendersene conto basta dare un’ occhiata alla lista di coloro che vi hanno soggiornato a partire dal 1913, anno della sua inaugurazione: si va dal vicerè d’ Egitto Abbas II ai principi Oscar e Cecilia di Prussia, dal padre della psicanalisi Carl Gustav Jung al premio Nobel per la letteratura Gerhard Hauptmann, dal principe Guglielmo d’ Albania all’ industriale tedesco Franz Thyssen, dal re del Marocco allo scrittore e poeta austriaco Rainer Maria Rilke, dalla delegazione tedesca al Patto della pace del 1925 (guidata da Gustav Stresemann, premio Nobel per la pace l’ anno successivo, cui rese visita anche Benito Mussolini) a Geoffrey Francis Fisher, arcivescovo di Canterbury, che celebrò il matrimonio della regina Elisabetta d’ Inghilterra. A livello nazionale, poi, oltre al generale Henry Guisan, non si contano i consiglieri federali e i presidenti della Confederazione”.
Perchè parlo dell’ Esplanade? Semplice. Perchè, il 31 dicembre del 1988, lo feci riaprire io, eccezionalmente, per organizzarvi un San Silvestro con il mitico Rocky Roberts e i Ribelli di Gianni Dall’ Aglio. Serata memorabile!
Rocky, rientrato dall’ America alcuni anni prima, aveva da poco inciso l’ album “Dedicated”, riproposto tempo dopo, in versione CD, da YOU Productions per il festival “Feedback”. Tra i brani, la versione inglese di “Stasera mi butto”, “I’ll Make Her My Woman”.
I Ribelli con, primo a sinistra, Maurizio Bellini (ex Fuggiaschi/Profeti)
Quanto ai Ribelli, sciorinarono i loro pezzi più belli impreziosendoli con la splendida voce del tastierista Maurizio Bellini, recentemente scomparso, che era subentrato a Demetrio Stratos.
LA MUSICA È LA FUORI
Tappa ticinese, in settimana, per i lucernesi Flame Dream, che da poco hanno pubblicato il loro settimo album, “Silent Transition”. Occasione per incontrare, a Locarno, amici di vecchia data, Peter Frei, in passato direttore di markenting della Phonogram (che ha creduto in loro fin dall’ inizio) e il sottoscritto, coorganizzatore di innumerevoli tours al Sud delle Alpi.
Roland Ruckstuhl, io, Peter Frei e Peter Wolf
Come detto, la band per ora non ha in programma concerti, preferendo concentrarsi sul lancio, specialmente all’ estero, della nuova “fatica” discografica. Previste, più avanti nel tempo, la ristampa di alcuni album e la realizzazione di un video promozionale. Nella foto: articolo pubblicato recentemente dall’ importante mensile inglese Powerplay Rock & Metal Magazine
A LIVERPOOL PER RICORDARE I BEATLES
Gli zurighesi Flaming Pie, una delle migliori cover band beatlesiane d’ Europa, vi invitano a vivere indimenticabili giornate, partecipando, con loro, all’ International Beatleweek che si svolgerà a Liverpool dal 23 al 27 agosto. Al viaggio, all’ hotel e alle iscrizioni ci penserà il management della band. Contatto: www.flamingpie.ch
I pie, guidati dall’ ex batterista delle Sauterelles, nonchè fondatore dei mitici Krokodil Düde Durst, si esibiranno nei seguenti luoghi: Wave Bar Hotel Adelphi, Cavern Club Front Stage, Cavern Club Lounge, Jacaranda Club (qui, il 30 maggio del 1960, suonarono i FabFour per la prima volta come Silver Beatles) e Cavern Pub.
Durst, Adi Weyermann (chitarra) e Thomy Jordi (basso) nel corso dello spettacolo, intitolato “Al di là della musica dei Beatles”, rileggeranno, tra l’ altro, in modo molto grintoso e personale, alcuni dei meno gettonati e più impegnativi brani di Lennon e soci, in parte tratti dal “White Album”.
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Alla prossima e … siateci!
Giorgio