PENSIERI E PAROLE RICORDANDO BATTISTI
Giovedì 9 marzo, a “Millevoci”, Rete Uno (diretta anche su LA2), dalle 11.00 alle 11.45, si parlerà di musica e cinema. Ci saremo io e – via Skype – Michele Serra, scrittore e autore televisivo.
Spiega Natascia Bandecchi, che condurrà il programma: “Partiremo dal compleanno di Lucio Battisti – che avrebbe festeggiato 80 anni domenica 5 marzo – per fare delle riflessioni sulla tendenza, soprattutto nel mondo della musica e del cinema, a ripescare dal passato per renderlo contemporaneo, un passato che sembra far fatica a diventare tale”.
DONNE …
Fra qualche giorno festeggeremo le donne, nell’ ambito giornata loro dedicata.
Puntata di “Non ho l’ età”, quella di domenica, pertanto tutta al femminile, brani che, direttamente o indirettamente, parlano di loro, le donne.
Aperta da Roy Orbison con l’ intramontabile
Roy Orbison (Pretty Woman)
A seguire:
John Lennon (Woman), Ringo Starr (You’re Sixteen, You’re Beautiful And You’re Mine), Adrian Gurvitz (Classic), Deep Purple (Strange Kind Of Woman).
Doppietta con Gary Moore, fra i più importanti ed inconfondibili chitarristi rock blues inglesi, con cui nel tempo hanno lavorato innumerevoli grossi nomi, fra i quali Albert King, che vedrete. A seguire, l’ Electric Light Orchestra, della quale spesso e con particolare piacere mettiamo in onda brani.
Gary Moore (Oh Pretty Woman), Electric Light Orchestra (Evil Woman).
L’ irlandese Gilbert O’Sullivan con “Clair”, dedicata alla figlia – allora aveva tre anni – di Gordon Mills, suo manager.
Gilbert O’Sullivan (Clair), Smokie (Oh Carol), Status Quo (Caroline), Thin Lizzy (Sarah), Bad Manners (My Girl Lollipop), Hanson (Penny & Me), Westlife (Uptown Girl), Police (Roxanne)
Piacevoli incontri con Francis … da bambino e adulto
“Bye Bye Caroline”, inciso dai Gotthard con Francis Rossi degli Status Quo. Niente a che vedere, però, con la “Caroline” degli Status Quo.
Gotthard featuring Francis Rossi (Bye Bye Caroline)
GUARDA COME SUONA!
Come detto, “Non ho l’ età” può essere seguito pure alla televisione, sul Radio Ticino Channel: filmati rigorosamente d’ epoca, tesori preziosi!
Per sintonizzarvi: https://radioticino.com/tv/
DALLA “BOOGIE WOOGIE AGENCY” ALLA “YOU PRODUCTIONS”
Diciottesimo capitolo della cronistoria degli eventi musicali da me proposti nel tempo.
PRECEDENTI PUNTATE. “CLIC” QUI
I DREAM, DI CASA NEL TICINO
“Travaganza” (Polygram) è il titolo del quinto album dei Flame Dream, gruppo svizzero che più ha collaborato con YOU Productions. La band, nell’ ambito del tour promozionale, tornò nel Ticino il 26 marzo del 1983 per tenere un concerto presso l’ Aula magna della Scuola STS di Lugano-Trevano.
“WITH A LITTLE HELP FROM MY FRIENDS”
In giugno, 24/25, fu la volta di un ennesimo festival, “With A Little Help From My Friends”, al Capannone delle feste di Camorino, campo comunale di calcio.
Festival organizzato in collaborazione con GEA records, il cui ricavato andò alla Catena della solidarietà per i rifugiati (RTSI) e al quale parteciparono gli N.G.B., Edoardo De Angelis, Guido Brivio, Pauline Fox, Cromo, Oasi, Michele. Kähr, Giovanni Galfetti, Oliviero Giovannoni, Maurizio Catarin ed Erich Philippe (figlio di Caterina Valente).
IL “KITSCH PARTY”
Al Ristorante “Alla botte” di Pollegio, il 6 luglio del 1985, festone allegramente all’ insegna del kitch.
Nella foto (di Massimo Pacciorini-Job) Corry Knobel e Gianni Dall’ Aglio (rispettivamente primo ed ultimo da sinistra)
Pubblico elettrizzato dai musicisti della band tedesca
Buffet freddo preparato da un noto gastronomo locarnese, tre gruppi ad animare la serata, uno dei quali, dalla Germania, di ben dieci elementi, e, ospite d ‘ onore, “il solito” Gianni Dall’ Aglio, batterista dei Ribelli.
Per l’ occasione, lancio del primo album degli italiani Varese, band prodotta dal locarnese Corry Knobel e dall’ inglese Gwin Mathias.
(CONTINUA)
“LA MIA ECCITANTE VITA ROCK ’N’ ROLL”
“Il 22 dicembre 2022 Victor Pelli (in passato produttore della Phonogram, ndr) ha scritto un’ ultima e-mail per attirare l’ attenzione sul fatto che Heinz Meier, recentemente scomparso, ha lasciato molti manoscritti con storie emozionanti.
Noi, Äbe Uttinger e Chris Götz, riteniamo che sarebbe peccato far cadere queste storie nel dimenticatoio, come pure rendere vano l’ impegno profuso da Heinz, che da tempo si stava dando da fare, intervistando colleghi ed amici, con l’ intenzione di pubblicare un libro sulla sua vita.
Non ha purtroppo fatto in tempo a realizzare il suo sogno, per cui abbiamo deciso di pubblicarlo noi il libro, con i suoi manoscritti e documenti”.
È quanto scrivono gli amici di uno dei più importanti pionieri del rock svizzero, carissimo amico che ho rincontrato nel 2020 a Locarno, dove, pure, aveva convocato Peter Frei, una volta direttore di marketing della Phonogram, per aiutarlo a rispolverare tanti felici ricordi.
Lo scrivono dando notizia che “Mys Geile Rock’N’Roll Läbe” (La mia eccitante vita rock), questo il titolo dell’ opera, è nelle librerie. Costa 34 franchi e può essere acquistato scrivendo a:
easyproductions@bluewin.ch
Lo consiglio a chi conosce il tedesco ed è appassionato di musica.
Per chi invece non padroneggia la lingua di Göthe, ecco, in sintesi, la storia di
QUEL “BLUES BROTHER”
PIONIERE DEL ROCK SVIZZERO
Ben 3.500 gli eventi proposti da Heinz con l’ amico Harry Sprenger (erano noti anche come “Blues Brothers of Switzerland”).
Free & Virgin la loro agenzia, a livello nazionale, seconda, quanto ad importanza, unicamente alla Good News.
Heinz Meier incontra André Béchir per intervistarlo, Ristorante Speck di Fehraltorf (Zurigo), ottobre 2020
Pionieri nel proporre generi poco gettonati, all’ avanguardia, ma di qualità: nei primi anni ’70 blues, jazz, krautrock e rock progressivo; dalla seconda metà dell’ effervescente decennio, heavy metal, industrial, shoegaze e reggae, mentre, nei ’90, alternative, crossover, grunge e pop orecchiabile.
Dopo ventisei anni, Heinz Meier ne ebbe abbastanza del frenetico business della musica e decise quindi di vendere le sue azioni all’ agenzia.
L’ INCONTRO DI LOCARNO
Come detto, ho rincontrato Heinz Meier a Locarno nell’ ottobre del 2020, dopo tantissimi anni trascorsi senza più sentirci.
Mi disse che stava scrivendo un libro e riteneva importante parlare del Ticino, dei concerti insieme organizzati. La chiacchierata, nel corso della quale ci scambiammo divertenti aneddoti, durò un intero pomeriggio. Fu, pure, l’ occasione per qualche anticipazione sulle memorie che tanto gli stavano a cuore.
“È grazie al parroco di Regensdorf (Zurigo, ndr), dove vivevo, – mi raccontò – che nel 1970 ho potuto organizzare il primo concerto di una certa importanza (nella palestra comunale), stimolato dalle provocazioni di un amico che continuava a ripetere ‘vediamo cosa sai fare tu’, quando criticavo i suoi spettacoli. Andò benissimo, seppure dovetti sudare per la riuscita.
Fu André Béchir, ‘boss’ della ‘Good News’, che mi procurò i gruppi, (Toad, Joint, che allora erano di quell’ agenzia e nella Hit Parade nazionale, i Lear e altri).
Da quel momento cominciai a frequentare la ‘Good News’, che dopo un po’ di tempo mi diede il compito di incollare le etichette con gli indirizzi sui programmi da spedire agli abbonati, nonchè appendere locandine in città.
Vista la mia voglia di fare, divenni presto accompagnatore di importanti gruppi, tra i quali gli ‘Uriah Heep’. Questo pur non avendo esperienza, senza conoscere l’ inglese ed essendo senza mezzi finanziari.
Poi André se ne andò in Inghilterra per divenire manager della ‘Manticore’, il label di Emerson, Lake & Palmer.
Il successore aveva però altre idee, niente rock and roll, per cui gettai la spugna e mi rivolsi a Jacques Vernet, fondatore della ‘Free Agency’. Non durò molto, perchè il figlio era un lazzarone, io l’ unico a lavorare.
Decisi allora di andare da Harry Sprenger, titolare della ‘Virgin Agency’, con il quale fino a quel momento avevo guerreggiato (ci strappavamo a vicenda i manifesti dai muri). Io un guerriero, Harry più tranquillo, ma dalle ottime intuizioni. Innumerevoli i concerti organizzati insieme. In quegli anni, tra l’ altro, lanciammo i Krokus.
Poi le cose cambiarono, meno pubblico, scelte non sempre azzeccate.
Dopo aver saldato i debiti, tornammo ad avere successo, grazie alla collaborazione con Roger Schawinsky di ‘Radio 24’. Anche con Roger, però, dopo un po’ non funzionò più, per cui Harry andò a lavorare per Phonogram, mentre io proseguii con i concerti.
Dopo molto tempo, decisi di tornare, ricominciammo insieme: Dire Straits, Blondie, fra i molti, puntando specialmente sul blues.
Quando, per divergenze concernenti la linea da seguire, ci riseparammo, fui reclutato da quelli dell’ Open Air ‘Out In The Green Festival’ di Frauenfeld. Dopo alcuni anni trascorsi con loro ed essermi stufato di tante cose, decisi di intraprendere altro, andando a lavorare per un’ agenzia di sicurezza. Poi la Thailandia, dove mi sono risposato”.
Tornato in Svizzera alcuni anni fa, Heinz tornò a lavorare, se ben ricordo, ancora come agente di sicurezza. Se n’ è andato il 21 dicembre del 2021.
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Alla prossima e … siateci!
Giorgio