“ALBERTINO” E “LE OMBRE”
Fra i più popolari gruppi musicali della Svizzera italiana degli anni ’60 ci sono “Le Ombre” di Mendrisio.
Il primo della band con cui ho stretto amicizia è Alberto “Bertino” Luisoni, il batterista. A quei tempi era fra i più affezionati e fedeli ascoltatori di “Galassia Sessanta”, lo storico programma di Rete Uno che ho condotto per diversi decenni.
Quando ci incontrammo, mi disse che “Le Ombre” si sarebbero rimesse insieme per tenere alcuni concerti: spunto per realizzare un servizietto per il “Quotidiano” della RSI.
Le riprese in un locale della Stazione ferroviaria di Chiasso in cui il complesso stava provando. Particolarmente apprezzato l’ inizio del filmato: “Le Ombre” che, come i Beatles (vedi copertina dell’ album “Abbey Road”), attraversano in fila indiana (con gli strumenti in mano in più), le strisce pedonali.
Poco dopo Alberto aggiunse che l’ idea era di produrre un cd con, prevalentemente, brani dei mitici “Shadows”.
Decisi allora di chiedere a Mario Totaro, in passato tastierista dei Dik Dik, se fosse disposto a mettere a disposizione il suo studio e dirigere il progetto. Mario accettò con entusiasmo e i risultati furono particolarmente soddisfacenti, il cd piacque e fu molto richiesto.
In sintesi la storia
della band
Nell’ estate del 1962 Luido Bernasconi (sax tenore), Giordano Bobbià (chitarra), Giovanni Luisoni (batteria) e Guido Robbiani (basso), di Stabio, con Giorgio Carri (chitarra), di Arzo, ed Efrem Rusca (canto), di Lugano, fondano la band ispirati dalla musica dei mitici “Shadows” inglesi.
“Le Ombre” nel 1966. Da sinistra: Luido Bernasconi, Guido Robbiani,
Efrem Rusca, Giovanni Luisoni, Giorgio Carri e Giordano Bobbià.
Nel 1967 Robbiani e Luisoni lasciano il posto, per motivi di lavoro, ad Alberto Luisoni e Sergio Crivelli. La band punta su un altro avvincente genere, il r&b. L’ organico viene potenziato con un secondo “fiato”, Danilo Cavadini.
“Albertino” ed Efrem
“Le Ombre” sono sempre più gettonate, girano la Svizzera italiana.
Fra l’ altro, fanno da “spalla” ad Al Bano in occasione di un concerto al Mercato coperto di Mendrisio.
Nel 1970 Efrem Rusca si trasferisce in Australia, viene rimpiazzato da Paolo Senesi di Como e, un paio d’ anni dopo, con l’ avvento della Disco Music, genere che cambia i gusti del pubblico, la band si scioglie.
Nel 2009 “Le Ombre” riprendono l’ attività per un breve periodo durante il quale, oltre tenere alcuni concerti, realizzano, come detto, un cd con brani degli “Shadows”.
IL “MIO” STRUMENTO
È SEMPRE STATO LA BATTERIA
“Fin da ragazzo, racconta “Albertino”, ho avuto la passione per la musica. Il ‘mio’ strumento è sempre stato la batteria. Ne ‘inventai’ una mettendo in una scatola di ferro dei bottoni per far rumore.
Sono autodidatta, e la responsabilità tanta, perché quello del batterista è un ruolo basilare, gli tocca dare il tempo.
Iniziai a suonare in un complesso con Seo Crivelli per poi passare alle ‘Ombre’.
Nel ‘72 gettammo la spugna perché molti di noi si erano sposati, secondo me, fu una decisione affrettata.
Abbiamo vissuto momenti indimenticabili: ricordo in particolare una serata al Conza di Lugano, festa del FC Rapid con 1800 presenti. Ma anche a Roveredo Grigioni, all’ Hotel Arizona per la SAM Massagno e ,al Millefiori di Giubiasco per gli studenti della Magistrale …”
L’ “ALBERTINO DAY”
Recentemente “Albertino” ha festeggiato, con amici e fans, il settantacinquesimo compleanno. L’ evento è stato impreziosito da una piccola mostra di fotografie (ricordi dei tempi d’ oro) allestita presso il Bar Cerutti di Piazzale alla Valle.
Lo splendido logo dell’ “Albertino Day” è stato realizzato da Mario Del Don, storico bassista dei “Nightbirds” ed ora leader della “Scarp Da Tennis Band”, nonchè apprezzatissimo grafico e scenografo.
“Albertino” con “la quasi seconda figlia” Veronica e il figlio Dimitri