Site logo
Site logo
Mobile logo
  • Non Ho L`età
    • I BRANI
    • RIASCOLTA
  • Blog
  • Con…
  • Webradio
  • Contatto

STRAORDI … MARIO

Ultimo aggiornamento 25 Gennaio 2024

COME AVRÀ FATTO?

Mario c’ è riuscito: ha assemblato i pezzi di questo
impegnativo modellino di VW BUS degli Who …

STRAORDI ... MARIO

e riprodotto la scritta “The Nightbirds”
su quello da me acquistato da
un ambulante.

STRAORDI ... MARIO

BY KINKS
ISPIRED

STRAORDI ... MARIO

Ispirato da uno dei più famosi pezzi degli immensi Kinks, “Waterloo Sunset”, l’ ennesimo, splendido fumetto con testo in dialetto realizzato da Mario.

Ricordiamo che, composta dal geniale Ray Davies, è considerata un classico del pop rock inglese degli anni Sessanta. Storia, in sintesi, di un uomo che osserva (o immagina) due amanti, tali Terry & Julie, che attraversano un ponte, e malinconicamente riflette.

STRAORDI ... MARIO STRAORDI ... MARIO   

In un’ intervista Davies ha raccontato che, nonostante il brano sia indissolubilmente associato alla città di Londra, il titolo originale avrebbe dovuto essere “Liverpool Sunset” perché ispirato dal tramonto del “Merseybeat”, stile lanciato da gruppi di questa città portuale.

Davies ha precisato che considera il brano “il suo capolavoro, in cui è riuscito a far convivere compiutamente le ambizioni artistiche di cantautore con le esigenze commerciali di un hit single.”

IL MIO FUMETTO
È ROCK

STRAORDI ... MARIO

Nel raccontare Mario Del Don, comincio dalle opere più recenti: originali fumetti con la traduzione in dialetto di testi di celebri brani del passato del repertorio di artisti come Chuck Berry e Fred Buscaglione, per fare dei nomi.

Fumetti come questi

STRAORDI ... MARIO
Una passione, quella per le vignette, o, se preferite, “nuvolette”, coltivata da quando era bambino (i primi abbozzi – eccovene uno a colori – sono del 1958).

Principale fonte d’ ispirazione, giornalini come “L’ Intrepido”, “Il Monello”, “Pecos Bill” e tanti altri, gelosamente conservati da Mario unitamente a meravigliosi cataloghi della Märklin (quella dei trenini) e dei Dinky Toys (quella delle automobiline).

STRAORDI ... MARIO

Mario perfeziona la tecnica nel disegno frequentando, negli anni Sessanta, il Centro scolastico per le industrie artistiche.

È il periodo in cui, pure, si dedica alla lettura delle strisce del mitico Benito Jacovitti, quello di “Cocco Bill”, e comincia a strimpellare in pubblico con il complesso Gli Spettri (cui, inevitabilmente, dedica diversi schizzi, tra cui quello che vedete).STRAORDI ... MARIO

Nel 1968 il salto di qualità con la collaborazione con il settimanale “Cooperazione” e il quotidiano “Il Dovere” (per loro realizza strisce protagonisti delle quali sono curiosi e originali personaggi).

Parallelamente, e per diversi anni, produce vignette per il giornale “Rabadan”, ai tempi stragettonato da lettori d’ ogni età.

A proposito di “Cooperazione”, il personaggio che vedete

STRAORDI ... MARIOnel 1977 ne ispira uno televisivo, Alfazio, protagonista del programma TSI per bambini “ABCDE”.

Ovviamente interpretato da Mario!

Mario che, pure, in collaborazione con Maristella Polli e Bigio Biaggi, realizza scenografie e sceneggiature delle diverse puntate.

STRAORDI ... MARIO

“Uli im Verkehr” – eccone una pagina – è invece il titolo di una pubblicazione distribuita ai bambini in età scolastica della Germania nell’ ambito dell’ educazione stradale.

Realizzata in collaborazione con Bubi Nussbaum.

I disegni di Mario sono serviti pure per una serie di cartoni animati messi in onda dalla ZDF. Correva l’ anno 1979.

STRAORDI ... MARIO

Facendo parte dei più convinti fans dell’ Associazione Calcio Bellinzona, nel 1983 le regala l’ inno (inciso su vinile) e, nel 1994, ne racconta la storia, sempre a fumetti, s’ intende.

STRAORDI ... MARIO

Dal 2005, quando comincia ad appassionarsi ai fumetti di Guido Crepax (quello di “Valentina”) e Hugo Pratt (quello di “Corto Maltese”), matita e creatività di Mario sono principalmente al servizio della Scarp Da Tennis Band, per la quale realizza copertine di CD’s, manifesti, disegni a colori da proiettare durante i concerti e, ripeto, splendide tavole ispirate da testi di brani famosi.

C’ ERANO UNA VOLTA
I NIGHTBIRDS

Nel 2014, per  il cinquantesimo dei Nightbirds, Del Don disegna la storia di questa gloriosa band, di cui ha fatto parte negli anni del Beat e della quale si parla persino in alcune enciclopedie del rock.

STRAORDI ... MARIO
STRAORDI ... MARIO

A PROPOSITO
DI FUMETTI

STRAORDI ... MARIO

Mario, quale il bello dei fumetti?

“Che i suoi personaggi non invecchiano mai. Pensiamo, ad esempio, al mitico ‘Topolino’ e a ‘Tex Willer’.”

Sfogli ancora i giornalini?

“Si, da quelli della mia collezione ad alcuni dei più recenti. Ai tempi leggevo pure riviste come ‘Linus’, che purtroppo non esiste più. Ma pure il francese ‘Le Canard enchâiné’ e fumetti di altri celebri vignettisti, tra i cui molti belgi.”

Cosa invidi ai celebri fumettisti?

“Il fatto che la maggior parte di loro lavori in coppia, come Battisti e Mogol, c’ è chi disegna e che scrive i testi.”

Principale fonte d’ ispirazione per i tuoi disegni?

“Il cinema in bianco e nero degli anni Cinquanta. Mi ispira specialmente nella realizzazione delle vignette delle covers in dialetto.”

Ti piacerebbe …

“Realizzare delle storie, ho tantissime idee.”

Prima il testo, o i disegni?

“Prima il testo, lo Storyboard. Dopo le vignette”.

Quali le opere cui più tieni?

“Quelle recenti, in dialetto. In circolazione, almeno qui da noi, non ce ne sono tante.”

LA DISNEYLAND DI VIA DOGANA

Avevo compiuto da poco quindici anni. 

Conoscere Mario di persona fu un po’ come – lo dico senza esagerare –  conoscere Paul McCartney. Un incontro reso possibile grazie alla complicità di una zia, credo si chiamasse Anna, amica di mia mamma.

Che emozione nell’ affrontare gli scalini del palazzo di via Dogana, a Bellinzona, che a quei tempi ospitava l’ atelier del grande amico! Quanto avevo sognato di parlare con lui, vederlo abbozzare i suoi inconfondibili schizzi, chiedergli dei trucchi del mestiere, anzi, dei mestieri – grafico e musicista – che continuo ad invidiargli. 

Il momento era finalmente arrivato, fantastico, ma pure imbarazzante, al punto da farmi perdere la voce! Già, perchè all’ epoca con cantanti e complessi ancora non avevo dimestichezza, li vedevo soltanto sulle cartoline, quelle con l’ autografo stampato inviate ai fans dalle case discografiche. 

Mario invece era proprio lì, davanti a me, in carne ed ossa, a mostrami le vignette realizzate per “Cooperazione”, a parlarmi dei “Night” e, persino, ad accennare con la chitarra brani dei Beatles. Non ricordo per quanto tempo rimasi, senza proferire parola e incantato, ad ascoltarlo. Certo è che il tempo si fermò.

Da quella giornata sono trascorsi molti anni, nel corso dei quali abbiamo realizzato, in tandem, innumerevoli intriganti progetti, ma ancora, nel ricordarla, un po’ mi emoziono.

UN PO’ DI STORIA

Autodidatta di grande talento, Mario nel 1966 si unisce ai Nightbirds come chitarrista per in seguito divenirne il bassista. Per il complesso compone alcuni brani pubblicati su dischi dalla EMI italiana.

Nei primi anni Settanta torna in scena con i Riddle, passando dal rock classico (Jimi Hendrix, eccetera) a quello considerato, all’ epoca, d’ avanguardia, sperimentale.

STRAORDI ... MARIO

Avendo già da ragazzo la passione per il giornalismo, proposi al direttore di “Illustrazione Ticinese” (vedi “Gli articoli per ‘Illustrazione Ticinese'”) un articoletto di lancio. Il buon Aldo Patocchi, come in precedenti e successive occasioni, si dimostrò molto disponibile.

L’ aneddoto.

Raccontando la storia della band, nel pezzo scrissi, tra l’ altro:

“Al chitarrista ‘Ghiri’ (Fabrizio Ghiringhelli. ndr) e al batterista Tiziano (Caprara. ndr) della vecchia formazione (i Riddle Boys, ndr) si sono uniti un pianista di talento (studia al Conservatorio) e un bassista altrettando capace”.

Ai tempi ancora non conoscevo di persona Renato Reichlin e Mario Del Don, probabilmente questo il motivo per cui nell’ articolo non citai i loro nomi!

Accennando, poi, all’ indirizzo musicale:

 

STRAORDI ... MARIO 

STRAORDI ... MARIO

STRAORDI ... MARIO

Ai Riddle, nel 1972, fanno seguito i “Gong”, con cui Mario, per Polydor, realizza il singolo “I don’t care”. 
 

STRAORDI ... MARIO

E pure l’ addetto stampa, vedi articolo di “Tele Radio 7”.

STRAORDI ... MARIO

Nel 1980 Del Don fa decollare la Scarp da Tennis Band per concretizzare, almeno per quanto concerne la Svizzera italiana, un progetto pionieristico: sposare il dialetto al rock.
Segue il Mario Del Don Rock Menu e, nel 2009, torna la Scarp da Tennis.

IL ROCK DIALETTALE

Il rock dialettale per anni lo ignorato, preferendogli altri generi musicali. Ho cominciato ad apprezzarlo ascoltando Toni Vescoli, i Rumpelstilz, Polo Hofer, gli “Span” e altri importanti nomi svizzero tedeschi. Quando Mario, verso la fine degli anni Settanta, mi disse che quello, musicalmente parlando, sarebbe stato il nuovo indirizzo, stentai a credere alle sue parole. Confesso, provai un sentimento dato da un misto di delusione e perplessità. Si, perché, ripeto, ero abituato a ben altre proposte. Dopo l’ ascolto delle prime registrazioni della Scarp da Tennis, però, dovetti ricredermi, per il “tiro” dei brani e, specialmente, per i testi, originale, inebriante cocktail di ironia e poesia.

VIDEO MARIO AL “QUOTIDIANO” 

Continuo a preferire Kinks, Electric Light Orchestra e un’ infinità di altri “rockettari”, ma adesso, di tanto in  tanto, mi ritrovo a canticchiare pure intriganti pezzi come “Pan, buter e confitura”, “A som föö di strasc” e  “Nostalgich beat”.

STRAORDI ... MARIO
Con la Scarp da Tennis Band e, al centro, Toni Vescoli delle Sauterelles

INSIEME ALLA TSI

Come ricordo nell’ articolo “Telearcheologia”, con Mario e il regista Sandro Pedrazzetti (nella foto con la barba) negli anni Ottanta realizzai  diverse puntate di “Musicmag” (TSI).

Per rimanere negli studi di Comano, anni prima intervistai il poliedrico amico di via Gesero con la Scarp da Tennis Band per il programma “Ribalta CH”.

STRAORDI ... MARIO

“LA PALMITA”

Non potevo dimenticare un accenno a “La Palmita”, con “Guarda la radio” e “Frontaliers”, fra i più innovativi programmi proposti dalla RSI fino ad oggi. Esilaranti ed impareggiabili le scenette con protagonisti Mario e l’ effervescente Cito Steiger.

Articoli recenti

  • MUMBLE …
  • PUNTATA 13 LUGLIO
  • PUNTATA 6 LUGLIO
  • PUNTATA 29 GIUGNO BIS
  • AN MEINE DEUTSCHSPRACHIGEN FREUNDE

La Newsletter di Non Ho L`Età

Iscriviti

  • Non Ho L`età
  • Blog
  • Con…
  • Webradio
  • Contatto
© Giorgio Fieschi 2020
[email protected]
Utilizziamo cookies per garantire il corretto funzionamento del sito, analizzare il nostro traffico e, ove previsto, fornire i servizi dei social media.Cookie settingsACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA