SULLE NEVI
DI GRINDELWALD!
Recentemente ho raccontato le vacanze invernali 1965
di John Lennon sulle nevi di St. Moritz, durante le
quali il musicista apprese i rudimenti dello sci.
Come era facile immaginare, l’ articolo (arricchito
da splendide ed esclusive foto prestatemi
dall’ amico Sam Mumenthaler) ha suscitato
enorme interesse, considerato che finora
pochi sapevano o ricordavano questa storia.
Voglio continuare a piacevolmente sorprendervi
parlando di un altro evento del passato ignorato
da giornali, radio, televisione e (pseudo)
giornalisti/critici musicali locali e non.
Protagonisti, come Lennon, grossi calibri del
mondo rock: gli Who!
SI, PROPRIO LORO!
Nella seconda metà di novembre 1966 Pete Townshend
e soci fecero tappa in Svizzera per trascorrere quattro
giornate sulle nevi di Grindelwald (Berna), giornate
documentate da un raro e preziosissimo numero
del gennaio 1967 di “Pop”, ai tempi la rivista di
riferimento per i beatniks elvetici.
“Siamo abituati a vederli in scena mentre distruggono
chitarre, batteria ed amplificatori, – si legge nell’ articolo,
privo di firma – durante i concerti è impossibile
comprendere cosa ti sta dicendo il vicino, tanto
la loro musica è fragorosa, ma in privato, almeno
qui a Grindelwald, sono quattro silenziosi e
simpatici giovani, senza atteggiamenti
da stars.”
John Entwistle, Keith Moon, Roger Daltrey e Pete Townshend
Continuando nella lettura, apprendiamo che, trattandosi
di vacanze, la band non aveva portato con sè il
necessario per esibirsi; per contro, al suo seguito,
una vasta schiera di ammiratrici che all’ inviato
di “Pop” non fu permesso fotografare,
per ovvi motivi …
L’ incontro avvenne in un albergo mentre Pete, Roger,
Keith e John stavano pranzando (menu: cotolette,
fagioli e patate arrostite); qualche scambio di
battute eppoi, sempre con loro, il “via” a uno sfrenato
shopping nei negozi della celebre località.
A seguire, gli impegni di lavoro: trasferta a bordo di una
Land Rover messa a disposizione dall’ albergatore
sulle nevi della Piccola Scheidegg per un servizio
fotografico e, già che c’ erano, creazione di
un pupazzo e lanci di palle.
Tornati a valle, la giornata si concluse in un pub
di contadini dove a farla da padroni erano i
Ländler e gli Jodel.
«Salutateci i fans, se ne abbiamo in Svizzera, e
invitateci per dei concerti, ci farebbe piacere
esibirci pure dalle vostre parti!», dissero
Pete e gli altri congedandosi.
Post Scriptum dell’ articolista di “Pop”:
“Ce la faremo a trovare un impresario disposto a mettere
sul tavolo circa 6.000 franchi per uno spettacolo degli
Who della durata di appena quaranta minuti?”
Non saprei dire quanto tempo dopo, certo è che
la band tornò.
Qualche anno fa, con grande gioia, in particolare, dei
fans della Svizzera italiana, fece tappa in piazza
Grande a Locarno, nell’ ambito di “Moon And
Stars”, senza però Keith e John, purtroppo
scomparsi.