A WELL RESPECTED MAN
(AND FRIEND)
Se ben ricordo, ho conosciuto Corry nel 1972, ai tempi delle mie prime esperienze televisive, durante una puntata di “Junior Club”, programma di cui ero fra i conduttori.
Presentò il singolo “Love Me Or Leave Me” e commentammo l’ appena pubblicato “Live At The Hollywood Bowl” dei Beatles.
Fa parte della cerchia dei miei più preziosi amici e dei musicisti che, a livello nazionale, maggiormente mi intrigano.
Lo stimo tantissimo sia come chitarrista che come compositore. Avendo con lui realizzato innumerevoli progetti – dagli showcases alle produzioni discografiche, dai concerti alle interviste con artisti di fama mondiale (fidato e brillante interprete quando di mezzo c’ è l’ inglese), dalle telecronache per la Televisione della Svizzera Italiana in occasione di concerti eurovisivi alle esperienze di palco nell’ ambito di “Feedback”- , posso affermarlo senza peccare di piaggeria.
D’ obbligo, quindi, dedicargli un articoletto che, come faccio con gli altri, di tanto in tanto arricchirò con aneddoti e foto.
Per cominciare, un po’ di storia.
DI RITORNO DALL’ AUSTRALIA …
Sul transatlantico di ritorno dall’ Australia, dove era emigrato con la famiglia, all’ età di otto anni Corry viene folgorato dalla musica di un violinista italiano che si esibisce durante il «tè danzante» pomeridiano.
Sbarcato a Napoli, con la famiglia raggiunge Brissago, dove, oltre frequentare le elementari, segue regolarmente lezioni di violino. Studi che continuano con il noto professor Silzer.
Mentre sta per decollare come violinista – è il 1964 – il mondo musicale viene messo sottosopra da gente come i Beatles, i Rolling Stones, i Kinks e moltissimi altri; la chitarra sostituisce senza indugi il violino e nascono The Rusty Nails, “I Chiodi arrugginiti”. Ne fanno parte il batterista (Dr.) Marco Frei, il bassista (Dir. scolastico) Mathias Iten, il chitarrista-cantante (contadino di montagna) Marco Salmina e Corry.
I Rusty Nails provano nei rifugi del Ginnasio ai Saleggi di Locarno e si esibiscono nell’ Aula Magna durante le ricreazioni, incoraggiati dal compianto insegnante di musica Silvano Pelloni e senza tener conto più di quel tanto del regolamento scolastico. Poco dopo le prime feste scolastiche e i primi concerti nel Locarnese, sempre in concorrenza con i rivali Teenagers.
Uno dei ricordi più cari di quel periodo rimane il regalo fatto alla band dall’ insegnante di tedesco Lautenbach: quattro chiodi arrugginiti montati su spille in oro.
Intanto, musicalmente, spadroneggiano i Nightbirds di Eliano Galbiati, il loro fondatore. Salmina e Corry si piazzano con regolarità fuori dalla stalla di Solduno dove l’ invidiata e più rodata band prova per “rubarle” qualche idea.
Quando Chris Ackermann, chitarrista solista dei “Night”, torna a Zurigo, Galbiati chiede a Corry di sostituirlo. Per la verità, deve prima chiedere a papà Knobel, data la minore età del promettente “chiodo arrugginito”.
“Nightbirds” reunion: Roby Wezel, Corry, Eliano Galbiati,
William Mazzoni e Mario Del Don
Segue un periodo felice, la band funziona, va in trasferta a Zurigo con tanto di Hippie Bus, suona nei clubs che fanno tendenza, alle feste studentesche.
Poi i Nightbirds rimangono in tre, Mario Del Don, Eliano e Corry; ciò nonostante continuano a sfornare in abbondanza prodotti di qualità, loro e di altri.
TANTI ANNI DOPO …
Fra le più belle reunions della band, ribadiamolo, quella di alcuni anni fa al Teatro di Locarno.
Ecco il Corry (con Mario Del Don) di quella splendida serata
“WATERFALL”
Nel 1972 viene pubblicato l’ album “Waterfall”, prodotto e realizzato da Corry ed Eliano.
La spinta creativa è di Corry. L’ lp viene inciso in uno studio di registrazione di Küsnacht, sul Lago di Zurigo. È la prima versione. Non contenti del risultato, i musicisti locarnesi, sostenuti da un finanziatore privato conterraneo, contattano lo studio Vedette di Cologno Monzese e riincidono tutto quanto.
L’ album, distribuito da Barclay, vende all’ incirca duemila copie nel circuito locale, ottenendo pure qualche modesto riconoscimento da parte dei critici.
Grazie all’ ottima ristampa in versione CD, aumentano sempre più gli estimatori nell’ ambito del rock progressivo europeo.
I COTTONWOOD HILL
Corry (chitarra), Mike Stoffner (batteria), Werner Fröhlich (basso)
e Beni Jäger (canto)
Per quanto concerne i Cottonwood Hill, band di Zurigo alla quale Corry più tardi si aggrega, non ci sono informazioni esatte. Probabilmente il chitarrista locarnese conosce il tastierista belga Joel van Droogenbroeck a Ponte Brolla, dove da un po’ risiede, reduce dall’ esperienza con i Brainticket.
Altrettanto probabile che il contatto con gli zurighesi sia stato procurato da Trudy Bosshard, figura molto importante della scena svizzera. Sta di fatto che nella Casa della Gioventù di Baden, in riva alla Limmat, si trovano a provare Beni Jäger, cantante, Wernie Fröhlich, bassista, Mike Stoffner, batterista e Corry.
L’ ambizione di suonare musica propria li indirizza verso il rock progressivo e brani che, un paio di anni dopo, verranno inseriti nell’ album “Waterfall”.
Sono sopravvissute al trascorrere del tempo rare registrazioni “live”, di non eccelsa qualità, visti i modesti
mezzi tecnici a disposizione del gruppo ai tempi, effettuate al Dancing Tarantella di Locarno nell’ agosto 1970.
LA PACKBAND
Conservo un unico trafiletto nel quale si parla del gruppo, degli altri articoli da me
scritti, purtroppo, non c’ è traccia.
È nel numero quattro di “YOU” (vedi articolo “‘Infomusic’, ‘YOU’ e ‘Dal vivo’ Story”).
A Corry ho pertanto chiesto di raccontare qualcosa di più sulla band.
“Ricordo poco, per la verità. Che suonavamo spesso al ‘Campofelice’ di Tenero, nel nightclub sottostante. Oliviero Giovannoni, in piena fase di irruenza giovanile, ci andava un’ ora prima di noi per sfogarsi sulla batteria. Al barista del piano superiore toccava rimettere in posizione le bottiglie di alcolici perché camminavano.
La Packband è stata il preludio alla formazione che poi si inserì nel circuito dei nightclubs svizzeri, con il compianto Claudio Bassi (ex ‘Teenagers’) alla batteria.
Aneddoto: quando ci presentammo al ‘Chiquito’ di Berna il gerente, in un primo momento, non volle farci suonare perché avevamo … una ragazza al basso (il mio capelluto fratello Ray!).
GWYN MATHIAS
Negli anni Ottanta, a Londra, Corry inizia una intensa e proficua collaborazione con l’ ingegnere del suono, produttore e tanto altro inglese Gwyn Mathias. Dei progetti realizzati dalla coppia parlerò prossimamente.
CORRY IN SINTESI
1950 Nasce a Zurigo il 27 febbraio
1953 Emigra con la famiglia in Australia
1956 Frequenta la Scuola elementare a Melbourne
1958 Ritorna in patria, frequenta la Scuola elementare a Brissago e studia il violino
1961 Frequenta il Ginnasio cantonale a Locarno
1966 Frequenta la Scuola magistrale a Locarno e studia chitarra
1967 Frequenta il Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano
1970 Si dedica definitivamente alla musica. È “on the road” con diversi gruppi nazionali ed esteri e si interessa di produzioni discografiche
Con il fratello Ray al “Codei” di Biasca
1976 Incide, per sperimentare, pezzi di musica “disco” con il nome di Jay C. Corry, “Love Me Or Leale Me”, “Dancing On A Highway” e “Mademoiselle” (Label: Metronome e RCA/Victor)
Illustrazione Ticinese
1978 Compone e incide “Romeo and Juliet” per l’ opera rock dall’ omonimo titolo di Michel Poletti (Label: Memory Music). Poco dopo pubblica “Getting Kinda Lonely” (Label: Memory Music)
1981 Produce l’ album “Ladykiller” dei Killer (Label: Bellaphon)
1982 È fra i compositori di “Ba-rock” e “Romeo and Juliet” (Label: Ariola)
1982 In gara, selezione svizzera Eurovision Song Contest, con “Johnny Saxophone”
(Label: CBS)
1982 Produce l’ album “Thriller” dei Killer (Label: Bellaphon)
1982 Con il fratello Ray suona nell’ album “Rendez-Vous” degli Eden Meadow (Label: New Sound Records)
1982 Suona nell’ album “First Lights” dei Brainstorm (Label: Memory Music)
1983 Arrangia e compone per Nando Morandi “Vivo in un mondo”/”Il disoccupato” e “Liberi”/”Il re della musica” (Label: EMI)
1984 Collabora alla realizzazione di trasmissioni televisive per il Dipartimento Educazione e Famiglia della Südwestfunk di Baden-Baden
1987 Collabora con Rita Pavone in qualità di arrangiatore. Singolo “Daniele”/”Adorable Sixties” (Label: Il discotto”) e lp “Dimensione donna” (Label: Ros Record)
1989 Collabora con Rita Pavone in qualità di arrangiatore per l’ album “Gemma e le altre” (Label: Compagnia generale dello spettacolo)
1989 È caposettore audio presso la Polivideo SA di Riazzino, per la quale cura diverse produzioni internazionali
1991 Si mette in proprio. Compone e produce colonne sonore per film e si specializza in sound design. Collabora ad allestimenti espositivi e multimediali. È vice presidente della Commissione di ripartizione e delle opere della SUISA
2009 Inizia una collaborazione con la Radiotelevisione della Svizzera italiana in qualità di sonorizzatore
2020 È Stage Manager di JazzAscona
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