PRIMA CON DEMETRIO
POI BATTISTI
Sergio Poggi me l’ ha fatto conoscere, tanti anni fa, Gianni Dall’ Aglio.
Andammo da lui perchè, messa da parte la batteria, era divenuto un apprezzato discografico. L’ idea era quella di realizzare un album con i Ribelli del dopo Demetrio Stratos, ma non se ne fece niente, non essendo interessata la casa di Sergio a tale genere di produzioni.
Con il trascorrere del tempo ci siamo persi di vista, adesso, però, c’ è Facebook e quindi, con grande piacere, mi è stato possibile ristabilire i contatti.
LA TELEFONATA
Per cominciare, gli esordi di Sergio “Sergiño” Poggi con la band di Giorgio Giuliano,
i Keens …
“Abbiamo cominciato in tre, Luigi Balladori, Franco Angarano, chitarristi che facevano brani degli Shadows, ed io. Poi arrivarono ‘Fico’ Piazza, chitarrista pure lui, ma costretto a passare al basso per rimanere nel gruppo, Giorgio Giuliano, cantante, che anche procurava le serate, e Demetrio Stratos. Abitava nella Casa dello studente, andammo a trovarlo, lo sentimmo suonare il piano e cantare: impazzimmo. Era già un fuoriclasse a quei tempi, bello, imponente, carismatico!”
Sei stato pure turnista …
“Si, prima della Flora, Fauna e Cemento. Con il bassista Damiano Dattoli. Il mitico Gianmaria Berlendis ci convocò innumerevoli volte per fare turni in sala d’ incisione con cantanti famosi. Ci univamo a un’ orchestra di, mediamente, venticinque/trentacinque persone, archi, viole, fiati, eccetera. Il direttore ci dava le partiture, e si suonava, tutti insieme. Grande libidine. Con Dattoli ho altresì accompagnato nei tour in Europa gente come Rita Pavone, Gian Pieretti e Robert Palmer.
Che tipo era Demetrio Stratos?
“Una meravigliosa persona, amava la musica, non aveva malizia, non era venale, amava suonare. Eravamo ragazzini, studenti, ci volevamo bene, compravamo gli strumenti insieme, ognuno mettendo a disposizione i propri risparmi. Una volta vennero dei musicisti molto più bravi di noi, in quanto professionisti, per rubarci Demetrio. Lui disse loro: ‘Non lascerò mai il mio batterista!’ Veramente un grande amico, generoso.”
Quale il genere dei Keens?
“Prima i classici italiani, Paoli, Bongusto, eccetera, poi il rock and roll, i pezzi di gruppi come i Them, gli Animals, i Kinks.”
I Keens. Il quarto a destra è Demetrio Stratos
Perchè Demetrio, più tardi, se ne andò?
“Era l’ estate 1965, facemmo serate in tre posti diversi, diventando bravissimi, visto che suonavamo tanto. Avevamo, tra l’ altro, un importante contratto ad Ischia, ma dopo pochi giorni rimanemmo a piedi perchè volevano un’ orchestrina da ballo, non dei rockettari. Trovammo, fortunatamente, un ingaggio al ‘Cambusa’, posto di marinai e donnine. Si suonava dalla sera alla mattina, tanto che, quando non ne potevamo più, ci scambiavamo gli strumenti per tirare un po’ il fiato, io alle tastiere, Demetrio alla batteria, eccetera. Poi il contratto all’ Intra’S Club di Milano, proprio mentre stava riprendendo la scuola. Mio padre, di conseguenza, sequestrò la batteria e io fui costretto a mollare il gruppo. Per la verità, speravo che tornassero a cercarmi, ma non fu così, ingaggiarono un altro batterista e, poco dopo, la band si sciolse. Demetrio fu reclutato dai Ribelli, mentre ‘Fico’ dai Quelli, poi divenuti Premiata Forneria Marconi. Il resto della storia lo sapete.”
Altro Ribelle con cui molto hai avuto a che fare, Gianni Dall’ Aglio.
“Ai tempi un modello per me, andavo ai concerti di Adriano Celentano per vederlo e ascoltarlo. Un maestro, mi ha insegnato molto. Nell’ lp dei Flora, Fauna e Cemento abbiamo suonato insieme, due batterie. Bellissimo!”
Flora, Fauna e Cemento. Il quarto a destra è Mario Lavezzi
Il rapporto con Battisti?
“Buonissimo, vero amico. Gruppo base di Lucio per i dischi era la PFM, per i concerti la Formula Tre di Alberto Radius. Ma pure noi della FFEC abbiamo suonato con e per lui, aprendo spettacoli e in studio.”
Cosa ricordi dello “special” per la RAI?
“C’ erano tutti quelli della Numero Uno, noi, Pappalardo, i Dik Dik, la PFM e gli altri. Si suonava ‘live’, ci fu persino una jam con Lucio e quattro batteristi, io, Tony Cicco della Formula Tre, Franz Di Cioccio e Sergio Panno. Gli artisti, poi, fecero alcuni loro diversi pezzi. Facemmo pure un coro, una cinquantina di persone. Era il momento del flower power, si viveva nelle comuni. L’ album della Flora, Fauna e Cemento lo componemmo in un cascinale in Brianza di Mogol. Qui io scrissi ‘La nostra piccola canzone’, brano che ebbe un certo successo. Chissà perché il mio nome c’ è sullo spartito, ma non su google. Nell’ album alcuni pezzi li abbiamo suonati con due batterie, la mia e quella del mitico Gianni Dall’ Aglio.”
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Suoni ancora?
“Si, grazie al mio amico Giorgio ‘Fico’ Piazza, come detto, storico bassista della Premiata Forneria Marconi. Ci siamo incontrati tempo fa e mi ha chiesto cosa facessi. Meravigliato che avessi mollato le bacchette della batteria, mi invito a seguire il suo esempio, a riprendere in mano lo strumento. Così ho ricominciato a studiare e fare delle sessions. Mi diverto tantissimo, e miglioro di giorno in giorno. Era da quarant’ anni che c’ era polvere sulla mia batteria, da quando, cioè, decisi di fare il discografico.”
Titolare, pure, di un’ etichetta e uno studio di produzione …
“Con mio figlio. Abbiamo l’ etichetta Billo Music ad Arcore, Chill Out, Lounge, Relaxing Music, Ethnic Lounge, eccetera. Adesso però è un momento di stanca, vista la situazione, per cui si lavora con la rete. Quanto allo studio, EXIT Recording Studio, ci lavoro specialmente con ‘Fico’ e il chitarrista Jean Merech, conosciuto ai tempi di Battisti e collaboratore di Angelo Branduardi. ‘Spalla’, come cantautore, nei concerti, pure di Lucio Dalla, Antonello Venditti, Fiordaliso, Ron e persino Orietta Berti.”
Recentemente, a Milano, avete inaugurato una via particolare.
“Dedicata a Demetrio Stratos. C’ erano molti di quelli che lo hanno amato, Ricky Gianco, Finardi, Treves, elementi degli Area, Pino Scotto (che ha cantato con noi) e tanti altri. In onore di Demetrio, abbiamo fatto i pezzi che facevamo ai tempi con lui, ‘You Really Got Me’, ‘Long Tall Sally’, eccetera. Bellissimo!”
E il golf?
“Una passione, gioco al Parco di Monza. Recentemente mi sono aggregato alla Federazione degli artisti golfisti di Mal. Appena possibile, insieme organizzeremo un torneo.”
FLORA, FAUNA E CEMENTO
IN SINTESI
Band fondata nel 1970 da Mario Lavezzi, ex chitarrista dei Camaleonti e Damiano Dattoli, bassista che aveva lavorato negli anni precedenti con Lucio Battisti.
È proprio con la “Numero Uno” di Battisti e Mogol che i FF&C debuttano, con la cover di “Bridge over Troubled Water” di Simon & Garfunkel, “Il ponte”; pure il retro, “Superstar”, è una cover, del brano principale del musical “Jesus Christ Superstar”.
Nello stesso anno Ciro Dammicco lascia la formazione per, poco dopo, fondare il Daniel Sentacruz Ensemble.
L’ anno successivo pure Dattoli lascia la band (in seguito fonderà i Data con Umberto Tozzi e si dedicherà alla composizione scrivendo, tra le altre, “Io vagabondo” per i Nomadi), sostituito da Bruno Longhi.
Il 1972 è l’ anno del maggior successo della band, “Mondo blu”, di Mogol e Battisti, mentre l’ anno successivo quello dell’ album, “Rock”.
Nel 1974 i Flora, Fauna e Cemento partecipano a “Un disco per l’ estate” con “Congresso di filosofia”, scritto dall’ ex bassista Dattoli e inciso nello stesso anno anche dai Data; in questo periodo entra nella formazione Gianna Nannini, che inciderà solo questo 45 giri.
Continuano anche i cambiamenti nella formazione, e nel 1975 entra nella band Sergio Conte, ex tastierista dei Jumbo.
Lavezzi lascia la formazione per entrare nel Volo, continuando però a fare il produttore per i Flora Fauna e Cemento per qualche anno ancora.
Nel 1976 la band passa alla Fonit Cetra, che pubblica “Visionario no”.
Dopo la pubblicazione nel 1977 di un altro 45 giri, “Io sono mia”, la band si scioglie.
I SINGOLI
Il ponte/Superstar
Un papavero/In America
Mondo blu/Fuori piove, riscaldami tu
La nostra piccola canzone/Forse domani
Congresso di filosofia/Stereotipati noi
Visionario no/L’orizzonte
Io sono mia/Mia dolce amante
ALBUM
Rock
SERGIO POGGI
DISCOGRAFICO
Sergio Poggi con Ivan Graziani …
A&R DISCHI RICORDI
A&R Polygram / UNIVERSAL
A&R WARNER BROS. & WEA ITALY
A&R Promotion manager & General manager
FONIT CETRA
e il maestro Pinuccio Pirazzoli e Fausto Leali