DA CARDADA A VIA VARENNA
L’ anno scorso il gettonato video/parodia del pezzone degli Wham!, confezionato a Cardada, quest’ anno uno spot realizzato in casa, negli studi di via Varenna, a Locarno: è il divertente Buon Natale! di Radio Ticino.
Per vedere il clip:
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Natalizia pure la puntata di domenica di “Non ho l’ età”, in onda dalle 13:00 alle 14:00 e dalle 20:00 alle 21:00 e che potrà essere seguita pure televisivamente, sintonizzandovi sul Radio Ticino Channel.
Questi i brani:
Randy Bachman & Beverley Mahood (Taking Care Of Christmas), Bryan Adams (Christmas Time), Wilson Phillips (I Wish It Could Be Christmas Every Day), Cheap Trick (I Want You For Christmas), Eric Clapton (White Christmas), Shakin’ Stevens (I’ll Be Home This Christmas), Shakin’ Stevens (Merry Christmas Everyone), Status Quo (It’s Christmas Time), Paipers (Senza luce)
Il testo del pezzo dei Kinks parla di un bambino che non ha mai creduto all’ esistenza di Babbo Natale (indicato con il nome di Father Christmas), in quanto convinto che, se esistesse davvero, dovrebbe procurare un lavoro a suo padre e a lui un’ arma per spaventare gli altri bambini.
Kinks (Father Christmas)
A seguire:
Ed Sheeran & Elton John (Merry Christmas), Aaron Neville (Please Come Home For Christmas), Beach Boys (The Man With All The Toys), Melissa Etheridge (Merry X-Mas, War Is Over, Live)
“Christmas Eve” di Ritchie Blackmore, cofondatore dei Deep Purple, fa parte della versione rimasterizzata dell’ album “Winter Carols” pubblicato nel 2006. Ristampa con un inedito, “Coventry Carol”. La bellissima interpretazione di questo canto di Natale inglese del XVI secolo è impreziosita da testi aggiuntivi della moglie di Ritchie, la cantante Candice Night, e da nuovi arrangiamenti. In questo lp la coppia mescola felicemente elementi di rock e folk con l’ amore per l’ era rinascimentale.
Quanto al clip che vedrete, il leggendario chitarrista festeggia il Natale con famiglia, amici e fans.
Blackmore’s Night (Christmas Eve)
IL BIS DELLA GAZZELLA
Come detto, Giancarlo “Lallo” Sbriziolo, cantante dei Dik Dik, ha deciso di darsi alla letteratura. Visto l’ interesse suscitato con il recentissimo “Una strana storia: un giallo in rosa” (Italian Edition/Amazon), torna in libreria con il seguito del romanzo, “Due facce della stessa medaglia”.
Secondo episodio delle avventure di Sandri Mattia, alias Ginko, e del socio ed amico Carlo Sorrentino, detto il Falco, investigatori privati, chiamati a Roma dal commissario Accorsi per indagare sul misterioso omicidio di un’ esperta di numismatica. Tutto ruota intorno a due monete d’ oro di grande valore: vengono seguite varie piste nel mondo della mafia russa e in quello della piccola criminalità locale.
“E adesso – racconta felice “Lallo” – sto scrivendo il terzo libro, con già in mente il quarto ed il quinto!”.
“LALLO”
“Sono nato a Milano nel secolo scorso, il mio nome di battesimo è Giancarlo, ma da piccolo mia sorella, che ha qualche anno meno di me, cominciò a chiamarmi ‘Lallo’, e, come capita a quelli ribattezzati con un soprannome, anch’ io, dopo tanti anni, mi sono convinto che il mio vero nome sia quello: ‘Lallo’.
Avevo più o meno dieci anni quando cominciai a gridare le prime note cercando di imitare i cantanti in voga in quegli anni. Io mi accompagnavo come meglio potevo con la chitarra, ed era facile sentire le imprecazioni dei vicini, che mi consigliavano, neanche tanto gentilmente, di andare a quel paese. La mia voce cominciava a migliorare e riuscivo a cantare le canzoni dei miei preferiti in maniera decente e nelle stesse tonalità, tant’ è che cominciarono a chiamarmi ‘Lallo tre polmoni’.
A pensarci bene, mi sarebbe piaciuto diventare un cantante lirico, fossi nato a Parma, dove il bel canto è di casa, avrei potuto studiare e magari …
“Pepe” Salvaderi, Mario Totaro, “Lallo” Sbriziolo, Pietruccio Montalbetti e Sergio Panno
Con Pepe e Pietruccio, compagni ed anche loro musicisti in erba, cominciò un gioco nuovo, formammo un gruppo musicale. Non ci chiamavamo certo ‘Dik Dik’, ma quel giorno cominciò la nostra avventura. Alcuni milioni di dischi venduti e cinque volte primi in classifica sono un bel palmarès per un gruppo italiano. Un pensiero per Lucio Battisti: per noi è stato determinante, ed io da lui ho imparato a dare espressione alla voce e ad emozionare chi mi ascolta”.
LA CURIOSITÀ
A proposito dei Dik Dik, pochi sanno che fra i brani da loro incisi ce n’ è uno decisamente particolare, il famoso “Adeste Fideles”, canto natalizio sulla cui paternità non esistono prove sufficienti perché sia attribuito ad un nome preciso.
Fa parte dell’ album “Noel Noel” pubblicato nel 1968 dalle Edizioni Paoline.
Ricorda l’ ex tastierista Mario Totaro:
“Lo incidemmo nel vecchio studio di Milano della Ricordi, in via dei Cinquecento. Un oratorio che, quando non venivano proiettati film, serviva, appunto, per incidere dischi. Grazie ai suoi tendoni di velluto, aveva un sound particolare. Presentammo il pezzo, unitamente ad altri artisti, in un teatro di Castel Gandolfo, spettacolo di beneficenza. A dirigerci, al piano, Natale Massara dei Ribelli. Noi, se ben ricordo, non cantammo affatto, l’ unico a fare realmente qualcosa, ossia declamare il testo del brano, fu Pietruccio” (il bassista, ndr).
Fra gli altri artisti che aderirono al progetto delle Edizioni Paoline, l’ Equipe 84, Orietta Berti, Little Tony, Rocky Roberts, Al Bano e Gigliola Cinquetti.
Tornando all’ “Adeste Fideles” dei Dik Dik, è stato ristampato e fa parte di un cd pubblicato alcuni anni fa dalla On Sale Music ancora facilmente reperibile.
GLI INEDITI DI GRAZIANI
Ivan Graziani torna con un album di inediti dal titolo “Ivan Graziani – Per gli amici“, a distanza di trent’ anni dall’ ultimo lp di studio.
In uscita il 26 gennaio per Sony Music, è composto da otto tracce inedite: “Una donna”, “La rabbia”, L’ Italianina”, “La canzone dei marinai”, “Tv”, “Miley”, “Ti sorprenderò” e la title-track “Per gli amici”.
Con l’ organizzatore di concerti Luca Quattrini e Ivan Graziani
Otto canzoni ritrovate grazie al lavoro della famiglia Graziani, prodotte dal figlio Filippo, distribuite dalla storica Numero 1 di Battisti e Mogol, con cui il cantautore abruzzese aveva pubblicato il suo primo lp, e che ci lasciano una testimonianza viva di uno dei chitarristi che più hanno rivoluzionato il modo di intendere la musica d’ autore e il rock italiano.
“THE GREAT PRETENDER”
è il titolo del documentario, dedicato a Freddie Mercury dei Queen, che andrà in onda sul Nove sabato alle 21:25. Viaggio nella vita di un artista dalla personalità magnetica, misteriosa e di cui raccontano amici, parenti, fans, colleghi.
Fra le testimonianze, quelle di Roger Taylor, Brian May, Luciano Pavarotti e Montserrat Caballé.
IL SITO
Ribadisco l’ invito a curiosare nel sito: ci sono aggiornamenti e novità che potrebbero interessarvi, specialmente nel BLOG.
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Alla prossima e … siateci!
Giorgio