QUEL “BLUES BROTHER”
PIONIERE DEL ROCK SVIZZERO
Mostra di particolare interesse quella che si sta allestendo presso la galleria d’ arte Photobastei, in Sihlquai 125, a Zurigo.
È dedicata a un caro amico, recentemente scomparso, con il quale ho organizzato innumerevoli concerti nel Ticino: Heinz Meier, fra i pionieri della scena rock svizzera.
Ben 3.500 gli eventi da lui proposti con Harry Sprenger (erano noti anche come “Blues Brothers of Switzerland”).
Primo concerto dei Krokus al Sud delle Alpi: Bellinzona, 18 giugno 1978
A destra nella foto, Heinz Meier
Free & Virgin la loro agenzia, a livello nazionale, seconda, quanto ad importanza, unicamente alla Good News.
Pionieri nel proporre generi poco gettonati, all’ avanguardia, ma di qualità: nei primi anni ’70 blues, jazz, krautrock e rock progressivo; dalla seconda metà dell’ effervescente decennio, heavy metal, industrial, shoegaze e reggae, mentre, nei ’90, alternative, crossover, grunge e pop orecchiabile.
Dopo ventisei anni, Heinz Meier ne ebbe abbastanza del frenetico business della musica e decise quindi di vendere le sue azioni all’ agenzia.
Alcuni anni fa aveva iniziato a lavorare a un libro sulla storia della Free & Virgin, contattando e intervistando instancabilmente amici (tra i quali il sottoscritto, a Locarno) e concorrenti.
La mostra commemorativa “Rock – Chole – Chaos: Heinz Meier Free & Virgin”, curata da Lurker Grand, offre la possibilità di ammirare intriganti fotografie e introvabili posters.
Ad impreziosirla, frammenti di alcuni dei testi scritti da Heinz, nonchè numerosi contributi di amici e colleghi.
In occasione del vernissage, in programma per il 15 settembre, si esibiranno alcuni gruppi di rock alternativo svizzeri.
http://www.photobastei.ch/
L’ INCONTRO DI LOCARNO
Come detto, ho (ri) incontrato Heinz Meier a Locarno nell’ ottobre del 2020, dopo tantissimi anni trascorsi senza più sentirci.
Mi disse che stava scrivendo un libro e riteneva importante parlare del Ticino, dei concerti insieme organizzati. La chiacchierata, nel corso della quale ci scambiammo divertenti aneddoti, durò un intero pomeriggio.
Fu, pure, l’ occasione per qualche anticipazione sulle memorie che tanto gli stavano a cuore.
“È grazie al parroco di Regensdorf (Zurigo, ndr), dove vivevo, – mi raccontò – che nel 1970 ho potuto organizzare il primo concerto di una certa importanza (nella palestra comunale), stimolato dalle provocazioni di un amico che continuava a ripetere ‘vediamo cosa sai fare tu’, quando criticavo i suoi spettacoli.
Andò benissimo, seppure dovetti sudare per la riuscita.
Fu André Béchir, ‘boss’ della ‘Good News’, che mi procurò i gruppi, (Toad, Joint, che allora erano di quell’ agenzia e nella Hit Parade nazionale, i Lear e altri).
Da quel momento cominciai a frequentare la ‘Good News’, che dopo un po’ di tempo mi diede il compito di incollare le etichette con gli indirizzi sui programmi da spedire agli abbonati, nonchè appendere locandine in città.
Vista la mia voglia di fare, divenni presto accompagnatore di importanti gruppi, tra i quali gli ‘Uriah Heep’. Questo pur non avendo esperienza, senza conoscere l’ inglese ed essendo senza mezzi finanziari.
Poi André se ne andò in Inghilterra per divenire manager della ‘Manticore’, il label di Emerson, Lake & Palmer.
Il successore aveva altre idee, niente rock and roll, per cui gettai la spugna e mi rivolsi a Jacques Vernet, fondatore della ‘Free Agency’.
Non durò molto, perchè il figlio era un lazzarone, io l’ unico a lavorare.
Decisi allora di andare da Harry Sprenger, titolare della ‘Virgin Agency’, con il quale fino a quel momento avevo guerreggiato (ci strappavamo a vicenda i manifesti dai muri, eccetera). Io un guerriero, Harry più tranquillo, ma dalle ottime intuizioni.
Innumerevoli i concerti organizzati insieme. In quegli anni, pure, abbiamo lanciato i Krokus.
Poi le cose cambiarono, meno pubblico, scelte non sempre azzeccate.
Dopo aver saldato i debiti, tornammo ad avere successo, grazie alla collaborazione con Roger Schawinsky di ‘Radio 24’.
Pure con Roger, però, dopo un certo tempo non funzionò più, per cui Harry andò a lavorare per la Phonogram, mentre io proseguii con i concerti. Dopo alcuni anni, decise di tornare, ricominciammo insieme, Dire Straits, Blondie, fra i molti, puntando specialmente sul blues.
Uno degli inconfondibili opuscoli della “Free & Virgin”
Quando, per divergenze concernenti la linea da seguire, ci riseparammo, fui reclutato da quelli dell’ Open Air ‘Out In The Green Festival’ di Frauenfeld. Dopo alcuni anni trascorsi con loro ed essermi stufato di tante cose, decisi di intraprendere altro, andare a lavorare per un’ agenzia di sicurezza.
Poi la Thailandia, dove mi sono risposato.
E adesso rieccomi in Svizzera, principale obiettivo: il libro”.
Per Heinz non è andata come sognava, ma un libro verrà presto ugualmente pubblicato, opera di Lurker Grand, fra gli ideatori della mostra zurighese.
Heinz Meier con Harry Sprenger ha molto contribuito al lancio dei Krokus, band con la quale, nel 1978, con la mia “YOU Productions”, organizzai un concerto a Bellinzona, il primo in terra ticinese.
CHEZ TONI UND RUTHLI
Martedì tappa a Wald (ZH), dove da alcuni anni vivono Toni Vescoli, la moglie Ruthli e la figlia Florence.
Meravigliosa giornata, durante la quale abbiamo potuto curiosare nei diversi angoli dedicati alla musica dell’ ex cantante delle Sauterelles, dal locale prove allo studio d’ incisione.
Per non parlare della galleria con l’ introvabile poster del tour italiano (lo vedete) e le foto autografate da personaggi incontrati nel tempo da Toni, fra i tanti, Beatles e Stones!
Un album, molto particolare dovrebbe presto far seguito al gettonatissimo “Gääle Mond”.
Affaire a suivre …
LE BRAGHE DEL “CELE”
“Ciao Amici” del 15 agosto 1965:
Adriano (ri) lancia il “Centone”, facsimile di banconota con cui ottenere lo sconto di cento lire all’ acquisto di dischi prodotti dall’ etichetta Clan Celentano (uno dei singoli della, ai quei tempi, ancora misteriosa “Ragazza del Clan” già lo conteneva).
Occasione, l’ articolo, intitolato “Super rapina ad Adriano” (parafrasando il titolo del film “Super rapina a Milano”), pure per lanciare le famose braghe multicolori, “costruite – citiamo – sapientemente in due toni di beige, in preziosa lana e terital”.
Costo: dodicimila lire, per i lettori di “Ciao Amici” diecimila.
E QUESTA …
una delle tante inconfondibili, originali copertine del Clan, la copertina di “Sono un simpatico”.
Notare la scritta “Adriano e Celentano”.
All’ interno, pubblicità su ambedue le facciate per le braghe.
DALL’ AGLIO: VI RACCONTO
LA STORIA DI “PER UNA LIRA”
A proposito di Celentano, il suo fidato batterista Gianni Dall’ Aglio, fra i protagonisti dell’ imperdibile serata locarnese che renderà onore a Battisti e Mogol, è stato fra i primi a conoscere ed apprezzare Lucio.
Quando ancora nessuno sapeva chi fosse il geniale musicista reatino, i Ribelli incisero infatti la sua “Per una lira”.
Il pezzo, sfornato dal Clan Celentano tra la primavera e l’ estate del 1966, fu proposto da Mogol a Mariano Detto, arrangiatore di fiducia del Clan, il quale, apprezzandolo molto, procurò a lui e Battisti un appuntamento con Adriano.
Al “Molleggiato”, che lo ascoltò circondato dagli artisti della sua etichetta, il brano piacque, ma ritenne che non fosse adatto all’ ancora sconosciuto Battisti; suggerì pertanto che fosse eseguito dal suo gruppo, i Ribelli.
“Per una lira” piacque pure a Gianni Dall’ Aglio, Natale Massara e soci, che lo incisero con slancio e l’ arrangiamento di Massara.
Il vinile fu pubblicato in maggio con, sul retro, la trascinante “Ehi … voi!”, composta da Detto Mariano, Don Backy e Gianni Dall’ Aglio.
“Per una lira” è il pezzo che i Ribelli eseguirono al Primo raduno internazionale beat svoltosi al Palazzetto dello Sport di Milano il 15 giugno 1966
Da sinistra, Gianni Dall’ Aglio, Giorgio Benacchio e Natale Massara
Ricorda Gianni:
“Quando Lucio a sua volta decise di incidere ‘Per una lira’ (questa versione è contenuta nel primo album), volle me alla batteria e Angel Salvador al basso elettrico (che, con il mitico Demetrio, era subentrato ai fratelli Bichara).
In sala d’ incisione solo noi due e Lucio, che suonò il pianoforte a coda (lo fece davvero bene).
Per quanto concerne i fiati, furono invece incisi successivamente con la direzione di Natale Massara.
Lucio chiese di collaborare nella realizzazione di una versione diversa da quella dei Ribelli. Gli proposi di iniziare con un fil di batteria per poi, decisione presa con lui, stoppare il brano e in seguito riprenderlo in stile Rythm And Blues: si divertì molto.
Nel pomeriggio, poi, incidemmo ‘Dolce di giorno’, retro del disco.
Quel primo incontro fu divertente, Lucio apparve diverso da quello che avevo conosciuto al Clan qualche mese prima, un po’ timido, affiancato dal mentore Mogol. Un Lucio sicuro di sè e simpatico, in vena di battutine che l’ accento romanesco esaltava.
Solitamente in sala d’ incisione si parlava di musica, quel giorno però lo vivemmo da ragazzi che stavano conoscendosi: ormai la porta era aperta…”
Il “LIVE” DI BELLINZONA
Fra le diverse riincisioni del pezzo ad opera dei Ribelli c’ è quella del 1986, contenuta nell’ album/musicassetta “Ribelli Live” da me coprodotto con la CGD e inciso all’ Espocentro di Bellinzona.
Album – tiene a precisare Gianni Dall’ Aglio – “realizzato con mezzi modestissimi, per rispettare il budget a disposizione. Volutamente ‘sporco’, grezzo, niente lavorazioni particolari, ma di ottima qualità e in grado di far muovere i piedi a chiunque lo ascolti”.
Tornando a “Per una lira”, la versione bellinzonese anni dopo è andata a far parte del cd “Lucio ti canto”, pubblicato da DeAgostini nella serie “Emozioni in musica”.
PER PIACERE, RISPETTO!
Domenica, su Radio Ticino, dalle 13:00 alle 14:00 e dalle 20:00 alle 21:00, puntata di “Non ho l’ età” aperta da Buddy Guy e Paul Rodgers con un classico del rock, lanciato dai Soul Brothers Six brillantemente riproposto, anni dopo, dai Grand Funk Railroad:
BUDDY GUY AND PAUL RODGERS, SOME KIND OF WONDERFUL
Gli altri brani:
RICKY BIRD, QUITTIN’ TIME (AGAIN)
PAT TRAVERS, DELTA LADY
REBEATLES PROJECT, REHAB
Di tanto in tanto, ci piace arricchire le puntate con trailer di film musicali, lanci di produzioni discografiche e televisive, “speciali” monotematici e curiosi spot pubblicitari.
In questa puntata proponiamo il trailer del recente film che racconta la storia di Aretha Franklin, “Respect”.
TRAILER “RESPECT”
JENNIFER HUDSON, (YOU MAKE ME FEEL LIKE A) NATURAL WOMAN
ARETHA FRANKLIN, JUMPIN’ JACK FLASH
ROSCO DUNN AND OLLY RIVA, GRATTACIELI
SHERYL CROW, I WANT YOU BACK
ROD STEWART, STILL THE SAME
JOE COCKER, JEALOUS GUY
ROD STEWART, STAY WITH ME
DADA ANTE PORTAS, LET YOURSELF GO
MAVIS STAPLES, WROTE A SONG FOR EVERYONE
LOBSTER, BOURBON STREET
MICHAEL MONROE, I WANNA BE WITH YOU
IL SITO
Ribadisco l’ invito a curiosare nel sito: ci sono aggiornamenti e novità che potrebbero interessarvi, specialmente nel BLOG.
Per i contenuti delle puntate:
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Alla prossima e … siateci!
Giorgio