Ultimo aggiornamento 29 Ottobre 2025
SAPEVATELO?
“Non ho l’ età Replay” piace un po’ a tutti perché confezionato con brani di artisti appartenenti a generi, epoche e paesi diversi di cui raramente o mai si sente parlare alla radio.
Come, ad esempio, il friulano Jimi Barbiani, uno dei migliori chitarristi slide
rock-blues d’ Europa, che aprirà la puntata di domenica, in onda dalle 13:00
alle 14:00 su Radio Ticino, con ”Miss The Rock’n Roll”.
Dopo di lui, Billy Joel con “You May Be Right” ed i Thin Lizzy con “Don’t Believe A Word”.

A seguire, i Beatles.
Inciso tra il 26 maggio e il 1º giugno 1966 presso gli studi di Abbey Road:
“Yellow Submarine”.
La pubblicazione del singolo come anticipazione all’ album segnò una svolta epocale per il mercato discografico, in quanto fino a quel momento la prassi era
far uscire prima il discone, poi, una serie di EP, ossia singoli con quattro titoli.
“Yellow Submarine” è anche il titolo del film d’ animazione realizzato dalla band
nel 1968, fra i pezzi della cui colonna sonora c’ è “Hey Bulldog”, che verrà riproposto dai Diamond Club, nuovayorkesi di rock alternativo.
Dipoi:
Rolling Stones (“She’s A Rainbow”), John Lee Hooker ft Santana (“Chill Out”), Willie Nile (“Forever Wild”), Deep Purple (“Nothing At All”), Gilbert O’Sullivan ft KT Tunstall (“Take Love”), ZAZ (“Eblouie par la nuit”), Giuliano Palma & The Bluebeaters (“Black Is Black”), Anthony Gomes (“White Trash Princess”) e Status Quo (“The Party Ain’t Over Yet”/“Rock ‘n’ Roll ‘n’ You”).
“Non ho l’ età Replay” può essere seguito anche televisivamente, sintonizzandovi su https://radioticino.com/tv/.
Imperdibili video!
“FEDELISSIMO” DI BATTIATO
Felice incontro fuoriprogramma, domenica scorsa a Varese: Gianfranco D’ Adda, per molti anni, batterista/percussionista di Franco Battiato. Fra i partecipanti
all’ evento organizzato dall’ amico Claudio Sassi (al centro della foto
di Angela Garro), in un suggestivo spazio della Sala Veratti, per la presentazione di “Lallo, la voce dei Dik Dik” (Bertone), libro da lui scritto con il frontman della
storica band milanese, Giancarlo Sbriziolo.

Serata magistralmente condotta da Franco Zanetti, giornalista bresciano,
direttore del prestigioso quotidiano online www.rockol.it, nonché autore di preziose pubblicazioni, tra cui “Il libro (più) bianco dei Beatles”, “Il Natale dei Beatles” e – con Sassi – “Fabrizio De André in concerto”.

Con Franco Zanetti e “Lallo” Sbriziolo, ricordando i bei tempi …
Foto: Angela Garro
Tornando a “Lallo”, sarà, come detto, presto anche da noi, protagonista dello showcase in programma presso la Sala multiuso di Arbedo – Castione mercoledì 12 novembre: la storia di uno dei più longevi e amati gruppi italiani raccontata
dal cantante, l’ ex tastierista Mario Totaro e chi scrive.
Tra aneddoti e sonorità rigorosamente dal vivo, il pubblico avrà l’ opportunità di rivivere un’ epoca intramontabile attraverso brani iconici, contenuti multimediali evocativi, video e fotografie.
A fare, musicalmente, gli onori di casa saranno i Paipers, una delle più originali cover band italiane, che con Totaro un paio d’ anni fa hanno realizzato una splendida cover di “Senza luce”.
Totaro dixit:
«È un brillante rifacimento della versione italiana di “A Whiter Shade of Pale”
dei Procol Harum, nonché successone dei Dik Dik, dei quali in passato ho fatto parte in qualità di tastierista.
Chez Totaro con i Paipers e il realizzatore Paolo Vandoni
Nel brano dei Paipers ho personalmente suonato l’ organo Hammond, quello originale, che avevo usato per il disco del 1967. Qualcuno, ancora, si chiederà come ci si é arrivati. Merito del mio “storico’” amico Giorgio Fieschi, il quale, in occasione della notte bianca 2022 di Locarno, mi ha trascinato in piazza Grande
a sentire le prove degli amici pugliesi, specializzati nel ripresentare in modo
molto originale incisioni degli anni ’60. Prove nel corso delle quali, dopo essere stato presentato, Marco Penti e soci hanno eseguito, per me, una speciale “Sognando la California” (anche questo pezzo basato sulla versione dei
Dik Dik).
Qualche tempo prima, in una puntata di “Storie” (RSI) dedicata a Giorgio, mi si
era visto accennare qualcosa all’ organo Hammond proprio di “Senza luce”.
Da qui la proposta di collaborare, che ho accettato con piacere. La mia parte é stata registrata a Locarno, nel mio studio, mentre il resto inciso e masterizzato nelle Puglie. Devo dire che il risultato finale é ottimo.
Successivamente il complesso ha deciso di realizzare un video,
che potrete godervi facendo “clic” qui:
IL VIDEO DI “SENZA LUCE”
Dato che la band, tempo dopo, è tornata in Svizzera per un concerto, con
altrettanto piacere, per le riprese del clip, ho messo a disposizione la casa in
cui vivo da anni. Alla prossima, Paipers!».
BIGLIETTI “LALLO, LA VOCE DEI DIK DIK”
È ora attivo, dal martedì al giovedì, dalle 14:00 alle 16:00, un servizio telefonico per l’ acquisto. Questo il numero:
078 3380911
Entrata: CHF 15. Posteggi a disposizione.
AMICI PER SEMPRE
All’ annuale incontro fra importanti personaggi del music business nazionale svoltosi presso l’ albergo Sonnenhof di Zurigo in settembre, cui ho avuto l’ onore di essere invitato, ha fatto seguito, in settimana, sempre nella città della Limmat, un’ altra intrigante reunion: quella di alcuni ex dirigenti e addetti stampa della BMG Ariola, per decenni la mia seconda casa, oggi Sony Music.

Non avendo avuto la possibilità di parteciparvi, ecco la foto che gli inossidabili, preziosi amici d’ oltre San Gottardo hanno scattato apposta per me:
Evi Hinterkirchen, Rolf Schlup, Barbara Singer, Marco Zanotta, Iggie Wiederkehr, Silvia Zanotta e Rico Fischer.
A guidare per anni la filiale svizzera della prestigiosa etichetta discografica, Marco Zanotta (managing director) e Bruno Huber (suo vice e responsabile A&R). A loro si devono la scoperta e il lancio di grandi band svizzere, dai Gotthard ai Patent Ochsner, dai Krokus a Florian Ast, Marc Sway, Mia Aegerter e molti altri.
Quanto agli artisti internazionali che hanno fatto parte della scuderia BMG Ariola, ricorderò un nome per tutti: Adriano Celentano!
NEW TROLLS
Slitta all’ anno prossimo – anticipa Rolf Schlup, che oggi dirige l’ agenzia Dasoffice – il concerto che i New Trolls, guidati dal batterista Gianni Belleno, avrebbero dovuto tenere al Palazzo dei congressi di Bienne (Berna) il 22 prossimo novembre nell’ ambito delle “Christmas Sessions” unitamente ad Iva Zanicchi e, Ivana Spagna.
A proposto dei Trolls, la prima volta che avrebbero dovuto fare tappa nella Svizzera italiana, se ben ricordo, fu nell’ ottobre del 1977, concerto in programma
in un capannone di via Mirasole a Bellinzona. Condizionale d’ obbligo, perché
la band, poco prima di mettersi in viaggio, gettò la spugna, facendo sapere che erano subentrati importanti impegni televisivi: la partecipazione, con Ornella Vanoni, alla Mostra internazionale di musica leggera “Gondola d’ Oro” di Venezia.
Il suo posto fu preso dagli altrettanto validi, ma (allora) da noi ancora poco apprezzati, Area di Demetrio Stratos, accolti, più che da applausi, da fischi,
visto il genere musicale proposto, ben diverso da quello di De Scalzi e soci.
Alcuni mesi dopo, 9 gennaio del 1978, i genovesi furono ingaggiati dal Teatro Apollo Kursaal, dove si esibirono con la Vanoni. Concerto nel corso del quale eseguirono brani tratti dal doppio album “Io dentro, io fuori”, inciso con la
cantante milanese.
Negli studi di Comano con Vittorio De Scalzi e i New Trolls.
Foto: Massimo Pacciorini-Job
Nel febbraio del 1984 tornarono nella Svizzera italiana per prendere parte a un programma della TSI, “Sale e pepe”, cui pure io venni invitato in qualità di ospite.
Ne approfittai per intervistare il leader, l’ indimenticato Vittorio De Scalzi.
Da poco era stato pubblicato l’ lp ”America OK”, con la regia di Mogol, il quale,
non si sa perché, aveva imposto ai musicisti di girare alla larga dai giornalisti: intervista, dunque, realizzata, in barba alle disposizioni del mitico paroliere,
diffusa dalla Radio della Svizzera Italiana e, in seguito, in parte ripresa
dall’ “Eco di Locarno”.
Altre tappe dei New Trolls nella Svizzera italiana da ricordare: Ambrì, pista di pattinaggio, 7 luglio 1984, e Bellinzona, festival “Feedback” in piazza del Sole,
6 settembre 1991.

Serata memorabile, caratterizzata, tra l’ altro, da un’ esclusiva “session” con
i Ribelli e Patty Pravo (corista durante l’ esecuzione di “Twist And Shout”)
e un’ eccezionale “Drums Conversation” con i batteristi dei due storici gruppi,
Dall’ Aglio e Belleno.
Visto che si parla di “Feedback”, ecco il
NONO CAPITOLO
della cronistoria del festival, unico nel suo genere e rimasto nei cuori, cui diedi
vita nel settembre del 1988.
All’ evento Nightbirds, di cui ho parlato settimana scorsa, fece seguito, il
15 aprile 2017, il
MEMORABILE
concertone delle Sauterelles in piazza Grande a Locarno, evento organizzato
con il sostegno di Swinging Locarno, gruppo di esercenti della zona.
Dal programma distribuito al pubblico:
“Le sempre grintose Sauterelles di Toni Vescoli, i ‘Beatles svizzeri’, si apprestano
a festeggiare cinquantacinque anni di intensa e gratificante attività. Lo faranno
in agosto con una serie di concerti nell’ ambito dell’ ‘International Beatleweek’,
a Liverpool, dove si recheranno per la quarta volta con un seguito di ben
duecento fans! Nel frattempo, tappa a Locarno per promuovere un’ attesa ristampa, quella del mitico lp ‘View To Heaven’.
L’ evento è in programma per il 15 aprile, Giornata mondiale del vinile
(Record Store Day).

Lo storico gruppo, che nel 1967 all’ Hallenstadion di Zurigo ebbe l’onore di aprire
il memorabile concerto dei Rolling Stones, per l’ occasione rispolvererà, fra i
tanti pezzi, quelli in lingua italiana incisi per la prestigiosa etichetta discografica EMI, alcuni dei quali presentati al ‘Cantagiro’ di quell’ anno.

Quanto all’ elegante ristampa di ‘View To Heaven’, è stata arricchita, per la gioia dei collezionisti, da foto e un EP con quattro brani inediti. Dall’ originale dello splendido vinile, ricordiamolo, fu tratto il 45 giri ‘Heavenly Club’ che, nell’ estate
del 1968, rimase per ben tredici settimane nei ‘Top Ten’, sei delle quali al primo posto.
Il mini ‘View To Heaven Tour’ si concluderà a Lucerna con un Gala Night nel
corso del quale Toni Vescoli (chitarra e voce), Düde Durst (batteria), Peter Glanzmann (chitarra) e Freddy Mangili (basso) si esibiranno con la Lucerne Concert Band diretta da Gian Walker.
Aprirà il concerto di Locarno la ticinese Scarp da Tennis Beat Revue: Mario Del Don (basso e voce), Fabrizio Ghiringhelli (chitarra e voce), Tiziano Caprara (batteria) e Marco Meneganti (tastiere e armonica), pionieri nel Ticino del rock dialettale”.
Marco Sestito di “Ticinonline” ne approfittò per intervistare Toni Vescoli, al quale,
in particolare, chiese di parlare degli Stones e del mitico “View To Heaven”.
“Nel 1967 Toni e suoi compagni di viaggio incidono anche in italiano (“Aiuto! …
Va sempre male?”/”Il quinto non lo paghi”), sbarcando nella vicina Penisola sul palco del Cantagiro. Di ritorno in territorio elvetico, sempre in quell’ anno, aprono
il memorabile concerto che i Rolling Stones tengono tra le mura dell’ Hallenstadion di Zurigo:
«Rientravamo in Svizzera dopo essere stati per diversi mesi in tour in Italia con
i New Dada, Antoine e un sacco di altra gente – ricorda Toni – Avevamo
il timore che qui nessuno si ricordasse di noi, e invece il pubblico ci riservò
un’ accoglienza straordinaria, un po’ come quando i Beatles tornarono a suonare
a casa loro, a Liverpool …».
Toni, quindi immagino vi siate goduti lo show degli Stones direttamente dal
palco …
«Non proprio … Siamo riusciti ad ascoltare soltanto la prima canzone e metà
della seconda, dopodiché la polizia ci chiese di andarcene …».
Li avete comunque incontrati nel backstage?
«Certo, prima dello show … Erano lì, tutti e cinque: Mick Jagger, Keith Richards, Bill Wyman, Charlie Watts e Brian Jones … Conservo ancora i loro autografi,
fatti, tra l’ altro, su una cartolina del Duomo di Milano che mia moglie aveva
nella borsetta … Curiosamente quel giorno nessuno di loro aveva con sé foto
da autografare …».
Di cosa hai parlato con Mick Jagger?
«Mi chiese della scena musicale svizzera, scoprendo che Les Sauterelles, come
i Rolling Stones, nacquero nel 1962 …».

In occasione del concerto in programma a Locarno verrà ristampato il vostro secondo album, ‘View To Heaven’ (Blick, 1968). Cosa vuoi dirmi al riguardo?
«Viene ristampato per il Record Store Day 2017, che quest’ anno è in calendario
il 22 aprile. Quindi ancora non so se a Locarno avremo modo di venderlo … Vedremo … Si tratta, comunque, di un’ edizione limitata di 1000 copie in vinile
a cui abbiamo aggregato anche un EP con quattro brani inediti, registrati negli ultimi mesi: ‘Fifty-Five’’, ‘Grasshopper’s Ballad’, ‘Man In The Moon’ e ‘Time’’».
Come ricordi le registrazioni dell’ album?
«Per la prima volta entrammo in uno studio dotato di un otto piste… Eravamo elettrizzati! Calcola che i Beatles registrarono album straordinari su un quattro piste… Con noi in studio c’ erano una sezione archi di sedici elementi, una
sezione fiati, una dixieland band e un coro di bambini con cui – per cinque giorni interi – sperimentammo suoni … Furono istanti straordinari…».
Cosa hai ascoltato durante il processo di lavorazione del disco?
«Qualche tempo prima di entrare in studio ruppi il gomito e per forza di cose dovetti fermarmi. Incominciai ad ascoltare musica barocca: mi colpì così tanto
che non avrebbe non potuto influenzare ‘View To Heaven’ …»”.
(CONTINUA)
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