Ultimo aggiornamento 5 Agosto 2025
NON RICORDO
quando realizzai l’ intervista, ma ho ancora ben presente l’ emozione che provai quella volta.
Parlo dell’ incontro, probabilmente a Lugano, con la cantante-pianista americana Chi Coltrane: donna dal fascino incredibile, al punto che rischiai di dimenticare le domande che intendevo porle!
Splendida pure artisticamente parlando, dalla voce distintiva e lo stile eclettico, che fonde elementi di pop, rock, jazz e musica world e canalizza influenze da parte di artisti come Carole King ed Elton John.
Le foto sono del fido Massimo Pacciorini-Job e rendono l’ idea di quanto mi fossi perso negli occhi (e sono solo in quelli …) della mia ammaliante interlocutrice
CHI È CHI
Chi Coltrane ha debuttato nei club più alla moda di Chicago.
Grazie a una strepitosa esibizione nell’ ambito dell’ “International Rock Festival” di Rio de Janeiro, poco dopo arrivò il successo.
Rientrata negli Stati Uniti, Clive Davis la mise sotto contratto con la CBS/SONY.
Il primo hit negli Stati Uniti fu “Thunder and Lightning”, che raggiunse il dodicesimo posto in classifica e, in seguito, le procurò fama anche a livello mondiale.
Altro gettonatissimo singolo inciso in quel periodo,”Go Like Elijah”.
Molti i concerti tenuti dalla cantante in qualità di “spalla” di celebri colleghi, fra cui vanno annoverati Who, Eagles, Rod Stewart e Stevie Wonder.
Tante pure le apparizioni come guest star in “speciali” televisivi e importanti programmi nazionali, nonché le conduzioni e co-conduzioni, sempre di seguitissimi shows.
Fra gli anni ’70 e ’80, in America, Chi godette dell’ appellativo di “First Lady del Rock”, mentre in Europa la soprannominarono “La Regina del Rock” e per due anni votarono “Miglior Artista Femminile”.
Innumerevoli i premi ed i riconoscimenti, sia negli USA che all’ estero. Nel 1999, a Los Angeles, Chi venne premiata anche per il suo contributo alla pace. Per l’ occasione, tenne una conferenza e si esibì alla Berlin Peace University.
Non ultimo, è stata inserita nei “TOP 50” della prestigiosa lista europea dei “100 migliori musicisti del secolo”. L’ altrettanto prestigiosa rivista “Rolling Stone” ha definito Chi Coltrane “cantante/compositrice/produttrice travolgente, le cui performances sono, a dir poco, brucianti”.
Dal canto suo, il vincitore del Grammy Award, Paul Buckmaster, riferendosi al gettonatissimo “Yesterday, Today & Forever”, ha dichiarato: «Ho dovuto fermarmi un paio di volte mentre lavoravo all’ arrangiamento di questo pezzo, a causa delle profonde emozioni che ha suscitato in me: è una canzone grandiosa. Penso che questa sia la canzone più bella che abbia mai sentito».
Per alcuni anni la cantante, che oggi ne ha settantasette, è rimasta lontana dalle scesne causa un esaurimento nervoso. Tornata in attività nel 2009, ha pubblicato una raccolta contenente pure alcuni inediti e il secondo album “live”, “The Comeback Concert-Live In Vienna”.
Nel Ticino, per la precisione Lugano, Chi Coltrane fece tappa, per concerti tenuti al Palazzo dei congressi, nel novembre 1978, marzo 1982, dicembre 1983 (spettacolo ripreso dalla Televisione della Svizzera Italiana e riproposto nell’ ambito del programma, prodotto da Joyce Pattacini, “Musicalmente”) e dicembre 1986.
GENOVA PER NOI …
Proseguono a ritmo intenso le riprese e il montaggio del docufilm amatoriale, ideato e diretto dal genovese Andre Repe, destinato a sottolineare i quarant’ anni di “Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì”, pellicola diretta ed interpretata dal “Molleggiato”.
Fra le testimonianze raccolte, come detto, quelle di Miki Del Prete, di chi scrive e del fidato batterista dei Ribelli Gianni Dall’ Aglio, al quale, all’ epoca, chiesi di parlare delle emozioni vissute sul set.
A destra, Gianni, seminascosto dalla moglie Orietta, con Adriano e una parte del cast sul set di “Joan Lui”
So che ti ha spremuto come un limone…
«È stata una piacevole faticaccia. In effetti non si è limitato a farmi fare l’ attore, ha voluto pure che lo aiutassi in molti lavori. Pensa, sono stato persino datore di luci. Mi sono comunque divertito un mondo. Con Adriano ci si diverte sempre».
La critica tenta di distruggere questo kolossal, la gente finora lo ha però accolto bene.
«Non è la prima volta che la critica gli mette i bastoni fra le ruote, ma alla fine la spunta lui. È stato così, tanto per fare un esempio, per la canzone “Il ragazzo della via Gluck”, bocciata dagli esperti di San Remo, e per “Yuppi Du”, su cui si è sparlato a lungo e che ha procurato ad Adriano diversi riconoscimenti a livello internazionale. Il nuovo film, nonostante i giudizi negativi di taluni intellettuali, viene distribuito in diversi paesi europei e presto dovrebbe arrivare pure negli Stati Uniti».
(…)
A Gianni recentemente ho posto un’ altra domanda sull’ argomento: come avvenne il suo ingaggio?
«Luglio 1985: Adriano mi chiamò a mezzanotte: “Gianni, domani devi venire a Roma, stiamo girando una scena di ‘Joan Lui’, e tu sarai un cardinale che suona la batteria”. Quando ancora era buio, caricai lo strumento in macchina e lo raggiunsi.
Avrei dovuto fermarmi in città solo quel giorno, perché stavo mettendo a posto la nuova casa di Mantova. Ricordo che dentro la chiesa c’ era anche Alessandra Celentano che ballava vestita da suora, mentre io mi divertivo a girare alcune scene con Adriano come regista, attore e cantante. A modo suo, alla fine della giornata mi disse: “Gianni, guarda che domani dobbiamo girare ancora, e tu ci devi essere…”.
Dopo Roma, andammo a Genova, in totale sessanta giornate per le riprese di “Joan Lui”. Un periodo molto bello, durante il quale si misero le basi per il viaggio in Russia e due concerti… ma questa è un’ altra storia!».
PAGANINI RIPETE
Estate, tempo di repliche, televisivamente parlando. Pochi però, al solito, i programmi di cui festeggiare il ritorno.
Fra questi, “Evviva!”, realizzato per sottolineare i settant’ anni della nascita della televisione italiana.
Quattro serate-evento brillantemente condotte dall’ inaffondabile Gianni Morandi, il quale, nel corso della prima puntata (domenica, ore 21:30), alternandosi a video tratti dalle teche RAI, racconterà aneddoti ed episodi riguardanti celebri trasmissioni, tra cui “Il musichiere”, “Studio Uno”, “Canzonissima”, “Scommettiamo che …?”, “Ballando con le stelle”, “Fantastico” e “Carramba”.
Domenica prossima, invece, si parlerà dei più amati programmi musicali RAI.
I successivi due appuntamenti, sempre collocati nel palinsesto estivo, saranno dedicati alle più celebri canzoni italiane ed a grandi artisti e colleghi di Morandi, come Monica Vitti, Loretta Goggi, Raffaella Carrà, Lorenzo Jovanotti, Claudio Baglioni, Rita Pavone, Lucio Dalla, Adriano Celentano, Ornella Vanoni e tanti altri. In compagnia dell’ amico-rivale di sempre, Massimo Ranieri, il cantante bolognese ripercorrerà alcuni momenti significativi della loro storia: dal primo incontro a “Scala Reale” nel 1966 all’ eterna sfida a “Canzonissima”.
Dal canto suo, RAI Storia, venerdì 15, alle 20:30, replicherà
“Woodstock: la musica di una rivoluzione”
Il documentario, firmato da Silvia D’ Ortenzi, con il commento di Paolo Mieli, è un’ora di vera e propria “immersione” nella leggenda, grazie anche ad un lavoro d’ archivio che ha consentito di recuperare le immagini più emozionanti e coinvolgenti di quei tre giorni – 15-18 agosto del 1969 – e alla riproposizione delle esibizioni di molti di quegli artisti leggendari.
A distanza di cinquantasei anni, il concerto rock più famoso di sempre, resta un evento insuperato, seguito all’ epoca da mezzo milione di giovani, ha varcato i confini musicali trasformandosi in fenomeno culturale che ha influenzato, oltre la storia del rock, le generazioni successive, divenendo simbolo dell’ ideale pacifista e della controcultura giovanile.
Fra gli artisti, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Joe Cocker, Joan Baez, The Who, Creedence Clearwater Revival, Santana, Jefferson Airplane, Crosby, Stills, Nash & Young.
DALLA PUGLIA
“Giornale di Trani” del 30 luglio:
“La band I Paipers, punto di riferimento per la musica vintage dagli anni ’50 alla fine dei ’70, annuncia l’ uscita del videoclip di “Barbara Ann”, celebre brano originariamente inciso dai Regents nel 1961 e portato al successo mondiale dai Beach Boys nel 1965.
Il videoclip dei Paipers cattura la leggerezza e vitalità di un’ estate senza tempo: spiagge, colori, sorrisi e quel gusto vintage che richiama il mondo dei Beach Boys e delle vacanze in riviera. L’ abbigliamento e l’ atmosfera riportano lo spettatore in un’ epoca dove la musica era gioia, ballo e divertimento.
«Volevamo raccontare quella spensieratezza estiva fatta di juke-box, corse sulla sabbia e primi amori – spiegano i Paipers – e rendere omaggio a una rarissima versione italiana di un brano iconico, con un testo grintoso e divertente scritto da Vecchioni». (Mr. Penti)
Il videoclip è stato presentato in anteprima su Radio Ticino durante il programma “Zoom” condotto da Roxy, con la partecipazione in studio del celebre giornalista della RSI Giorgio Fieschi e in collegamento dalla Puglia con Mr. Penti, chitarrista e videomaker dei Paipers.
I Paipers sono una band che riporta in vita le emozioni e le sonorità della musica italiana degli anni ‘50-’60-’70, trasportando il pubblico in un viaggio tra twist, rock’n’roll e balli lenti, con un repertorio che spazia da “Nel Blu dipinto di blu” ad “Azzurro”, da “Quando Quando Quando” a “Sapore di Sale”.
Il loro spettacolo è un’ esperienza coinvolgente e autentica, curata in ogni dettaglio: musica, abbigliamento, slang e atmosfere vintage, tutto è pensato per far rivivere il fascino del vintage.
I Paipers hanno aperto concerti per artisti del calibro di Patty Pravo, Peppino di Capri e Red Canzian dei Pooh e si sono esibiti in location esclusive come il 1001 di Londra, il Casinò di Sanremo, il Club Reef di Sharm el Sheikh, l’ Hotel Principe di Savoia di Milano, Cala di Volpe in Sardegna, Villa Verde di Capri e la Grotta Palazzese a Polignano a Mare.
I Paipers sono Don Lisi, Mr. Penti e Mr. Christmas, il primo di Andria e gli altri due di Trani”.
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Alla prossima … siateci!
Giorgio