ENERGETICI
11 dicembre 1968: i Rolling Stones mettono in scena, in una tenda da circo, a Londra, “The Rolling Stones Rock and Roll Circus” e poi, per quasi trent’ anni, lasciano il progetto in un cassetto. “The Rolling Stones Rock and Roll Circus” è un album “live” inciso con altri famosi gruppi, tra cui i Jethro Tull e gli Who, pubblicato, con le riprese filmate, come detto, molti anni dopo, nel 1996.
Fra i pezzi eseguiti dagli Stones, “Jumpin’ Jack Flash”, che apre la puntata di domenica di “Non ho l’ età”.
Rolling Stones (Jumpin’ Jack Flash)
A seguire:
Weeklings (I Can See For Miles), David Bowie (Space Oddity), Rockpile (Teacher Teacher), Pioneers (Let Your Yeah Be Yeah), Hollies (The Air That I Breathe), Hollies (The Day Billy Sam Shot Crazy Sam McGee), Jimmie’s Chicken Shack (Do Right), Joe Cocker (You Are So Beautiful), Cher (The Shoop Shoop Song), Nikka Costa (On My Own), Edison Lighthouse (Love Grows), Les Humphries Singers (Mexico), RE.MI (Piccolo uomo), Thunder (Gimme Shelter)
AI “NIGHT” QUEL CHE È DEI “NIGHT”
‘Riconosciamo i Nightbirds come bene protetto di Locarno’: proposta del docente e fan della prima ora Mauro Broggini che il Municipio – informa con giustificato orgoglio Eliano Galbiati, fondatore della band – ha recentemente deciso di accogliere. Grazie anche, aggiungo io, a un articolo dell’ amico e collega Davide Martinoni pubblicato dalla “Regione” nell’ ottobre dello scorso anno.
Eccone le parte più interessanti, per quanti non l’ avessero visto.
«Quel che hanno fatto i Beatles in grande noi lo abbiamo fatto in piccolo, partendo dalla nostra Locarno. Ma non è probabilmente tanto per la musica che meritiamo essere ricordati, quanto per aver dato il via a una trasformazione culturale. E nel farlo, ancora giovanissimi, bisogna dire che abbiamo dato prova di un certo coraggio». Perciò ‘una celebrazione è necessaria: in qualche modo la città dovrebbe designare un luogo che tramandi ai posteri quella straordinaria realtà sociale, oltre che musicale, che sono stati i Nightbirds’.
Alcuni fans
Alla “Taverna” di Ascona: da sinistra, Eliano Galbiati, Mario Del Don, William Mazzoni e Chris Achermann
La prima citazione è di Eliano Galbiati, batterista del gruppo. La seconda di Mauro Broggini, fan della prima ora della band simbolo degli anni 60 e anima, oggi, di un’ iniziativa di ‘rispolvero’ iniziata con una rimpatriata a Zurigo, lungo quella Niederdorfstrasse i cui locali, quasi 60 anni fa, ospitarono le dirompenti note rock di quel gruppo di capelloni ticinesi. ‘Erano tempi – ricorda Galbiati – in cui c’ era poco da scherzare. Per la Locarno bacchettona di allora eravamo, semplicemente, troppo. I benpensanti, che erano la stragrande maggioranza, ci additavano, ci davano dei brozzoni, ci invitavano, molto poco velatamente, ad andare a lavorare anziché star lì a perdere tempo strimpellando. Ma noi volevamo soltanto suonare. Con le nostre intemperanze musicali abbiamo contribuito ad avviare un’ epoca, aprendo gli occhi ai ragazzi e invitandoli a guardare e affrontare il mondo in modo diverso’.
E più avanti:
“L’ idea è che la città ‘riconosca il ruolo precursore dei Nightbirds per la piccola Locarno – dice Broggini –. Sarebbe un gesto dovuto, che confermerebbe, su un piano diverso, quella moderna vocazione musicale testimoniata oggi con grande sfarzo dalla ‘Walk of Fame’ ai Giardini Rusca, allestita per celebrare le stelle del ‘Moon and Stars’. Proprio come stelle, di dimensioni locali e internazionali insieme, sono stati i Nightbirds, che non di meno meritano di avere le loro impronte, anche se solo in senso figurato, magari con una targhetta, immortalate da qualche parte’. Galbiati, per questo, non va lontano dagli stessi Giardini Rusca: si ferma al Kursaal, dove i Nightbirds tennero il loro primo concerto nel ’65 e l’ ultimo nel 2014 (vedi articolo “Dalla Boogie Woogie Agency alla YOU Productions, ndr).
Fra i tanti concerti della band da me presentati e seguiti per la televisione, quello del 2008 allo Spazio Piscina del Parco Monte Verità di Ascona. Nella foto: diretta per “Il Quotidiano” con l’ allora direttore Claudio Rossetti
‘In entrambi i casi fu un enorme successo – ricorda –. Otto anni fa eravamo ‘sold out’ e abbiamo dovuto lasciare fuori 200 persone’.
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Fra i due concerti, una carriera da professionisti, lanciata contro tutte le convenzioni dell’ epoca dopo quell’ autentica folgorazione che furono i concerti locarnesi degli Yardbirds di un certo Eric Clapton, catapultati all’ Innovazione, al Lido e alla Taverna da Giorgio Gomelsky, losonese espatriato a Londra e attivo allora con mostri sacri nascenti come Rod Stewart e i Rolling Stones”.
Fra i primi a sostenere la proposta di Broggini, il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, che giudica questa consacrazione «certamente dovuta, visto il ruolo fondamentale che i Nightbirds hanno avuto dalla metà degli anni 60. Io non li ho vissuti personalmente, ma la generazione precedente sì, e molto ne ho sentito raccontare». Da ‘frontman’ della Vasco Jam, quindi da uomo di musica prima che di politica, Scherrer nota che ‘un’ iniziativa come quella di Mauro Broggini, della quale fra l’ altro vengo a sapere solo in questo momento, è veramente benvenuta e merita grande attenzione perché il gruppo ha davvero rappresentato un pezzo di storia significativo per il Locarnese'”.
Altri particolari prossimamente.
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Alla prossima e … siateci!
Giorgio