“Shorai, Shorai”
Fra i pezzi più gettonati degli Hurriganes, popolare band finlandese. Lo ripropone, e apre la puntata, lo svedese Jonnie Woodland (Shorai, Shorai)
Per tantissimi fans dei (beat) amici Paipers, quelli della sigla di “Non ho l’ età”, felice rifacimento di un pezzone di Edoardo Vianello. A seguire i McFlys, italiani pure loro.
Paipers (Guarda come dondolo), McFlys (C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones)
Brano degli americani Monkees, riunitisi per incidere dischi e tenere concerti a venti anni di distanza dallo scioglimento della band e dopo la scomparsa di uno di loro, Davy Jones; dall’ album “Good Times”, contenente, tra gli altri, un pezzo composto da Noel Gallagher degli Oasis: Monkees (You Bring The Summer)
Pezzone lanciato dai Four Tops, in Italia riinciso, fra i tanti, da Rita Pavone e i Fuggiaschi con il titolo “Gira Gira”: Human Nature (Reach Out I’ll Be There)
Quindi: Sir Douglas Quintet (Mendocino), Duke Baysee (Sugar Sugar)
Dalle Filippine, i Bloomfields, ispirati dalle band dei mitici anni Sessanta, con un pezzone degli Who: Bloomfields ( The Kids Are Alright)
E ancora: Stray Cats (Rock This Town), Little Richard (Good Golly Miss Molly), Dik Dik (Una vita d’ avventura), Io e i Gomma Gommas (Azzurro), Vasco Rossi (Un ragazzo di strada), Dire Straits (Twistin’ By The Pool), Billy F Gibbons (She’s On Fire)
Nel giugno del 1965 i Beatles tennero alcuni concerti in Italia, a Milano, Genova e Roma. Due anni dopo, il 25 giugno del 1967, eseguirono “All You Need Is Love” nel corso di “Our world”, la prima trasmissione televisiva in diretta planetaria via satellite.
Beatles (All You Need Is Love)
A PROPOSITO DI “GIRA GIRA” …
Come detto, fra gli artisti che ai tempi realizzarono la versione italiana di “Reach Out I’ll Be There” ci sono i Fuggiaschi, per alcuni anni artisti del Clan Celentano, nonchè accompagnatori di Don Backy. Passati alla Jolly, esordirono con questo brano.
Nel libro “Gli anni belli dei Fuggiaschi” il chitarrista Guido Mario Pavesi ricorda: “Sono giornate di trepida attesa, quelle di inizio gennaio: un ostacolo imprevisto blocca il completamento dell’ incisione del primo disco dei Fuggiaschi per la loro nuova casa discografica SAAR. Tutto era cominciato sotto i migliori auspici, nel mese di dicembre, quando, insieme al nuovo produttore discografico Emilio Mario De Sanctis, era stato scelto il brano per la facciata “A” del loro 45 giri d’ esordio per l’ etichetta Jolly. “Reach Out I’ll Be There”, la canzone incisa dai Four Tops per la Motown, una rivelazione che negli Usa si era rapidamente affermata conquistando la vetta della classifica di Billboard, era apparsa la scelta ideale per interpretare il nuovo orientamento dei Fuggiaschi verso lo spirito della musica Soul. Un primo test, anche se registrato a Mantova con i mezzi limitati del laboratorio situato sotto il negozio di dischi Paterlini, quello solitamente utilizzato per le prove, era risultato decisamente convincente, ponendo ottime basi per la successiva realizzazione definitiva. Mario De Sanctis, un musicista attento e competente, aveva scritto le partiture per l’ ensemble di fiati previsto dall’ arrangiamento, riuscendo a riprodurre fedelmente l’ atmosfera e la sonorità dell’ originale dei Four Tops. Il lavoro per la registrazione della base strumentale presso gli studi della SAAR a Pero (Mi) era proseguito velocemente e senza intoppi. Tutti soddisfatti, quindi, per il risultato ottenuto grazie a una pregevole integrazione tra le sonorità del complesso e quella della sezione dei fiati, costituta da eccellenti strumentisti come Gianni Basso (sax) e Oscar Valdambrini (tromba). Restavano da aggiungere solamente la voce di Maurizio (Bellini, il tastierista – ndr) e i cori, ma mancava il testo in italiano che era di competenza della casa editrice.
Guido Mario Pavesi è il terzo da sinistra
“Pronto? C’ è qualche notizia delle parole per il nostro disco?” “No, da Roma, l’ editore Aberbach continua a rispondere che è questione di giorni. I parolieri Pino Cassia e Mario Cenci ci stanno lavorando”. “Due parolieri per il testo di una canzone che dura meno di tre minuti? Ma gli avete detto che possiamo scriverlo noi: sarebbe pronto in poche ore…” “Proposta bocciata. Ragazzi, abbiate pazienza. Abbiamo tutto pronto e non ci resta che aspettare”. Telefonate di questo tono avevano una cadenza quasi giornaliera finché, finalmente, da Mario De Sanctis arrivò la notizia tanto attesa: “Ci siamo! Domani ci vediamo in studio, a Pero, per l’ incisione di “Gira Gira”: è questo il titolo scelto dai parolieri. È arrivato il testo”. L’ entusiasmo per il buon risultato raggiunto in sala d’ incisione, nonostante il testo apparisse non perfettamente aderente alla scansione metrica dell’ originale dei Four Tops, la soddisfazione di aver completato un lavoro in cui i Fuggiaschi riponevano grande fiducia e la speranza di un sostegno pubblicitario adeguato dopo pochi giorni subirono un colpo inatteso, proprio mentre era in corso la stampa fisica del loro 45 giri. Assolutamente imprevisto, in quegli stessi giorni veniva distribuito dalla RCA il disco di Rita Pavone con la sua versione di “Gira Gira”. L’editore, ritardando la consegna del testo alla Jolly, evidentemente aveva fatto in modo che il disco di Rita Pavone uscisse per primo – la potenza della RCA! –. Inevitabilmente questo fatto condizionò negativamente la strategia promozionale della Jolly e, infatti, per avere un minimo di visibilità al disco, i Fuggiaschi poterono contare solo su un’ apparizione in televisione, in maggio, nella trasmissione di Febo Conti “Chissà chi lo sa” e qualche articolo sulle riviste musicali dell’epoca. (…) Il rammarico, anche a distanza di tanto tempo, è accentuato dal fatto che non ci fu nemmeno un possibile effetto trainante del disco di Rita Pavone. Ciò, fondamentalmente, perché la sua fu una versione scadente di “Reach Out I’ll Be There”: in effetti, un autentico flop discografico. E pensare che quella splendida canzone, anche nei decenni successivi, con diverse versioni aggiornate, riuscì ad affermarsi in tutto il mondo ritornando a più riprese in vetta alle classifiche internazionali”.