PAIPERISSIMAMENTE
Puntata di “Non ho l’ età” inevitabilmente beat, anni Sessanta.
Si, perché aperta da uno twisteggiante brano composto, appositamente per questo “quasi programma di archeologia musicale”, dai miei (beat) amici pugliesi Paipers. Brano che, d’ ora in poi, farà da sigla e tappeto sonoro per ogni puntata.
Ad aprire la danze è però Eric Ambel, chitarrista dell’ Illinois, con “Shake Some Action”, lanciato dai californiani Flamin’ Groovies.
ERIC AMBEL, SHAKE SOME ACTION
Gli altri pezzi:
TAGGART, PICTURES OF LILY
“If I Were a Carpenter” , composto da Tim Hardin, una delle due canzoni eseguite da Hardin al Festival di Woodstock.
In italiano, “Se fossi un falegname” dei Dik Dik.
JOHN SWAN, IF I WERE A CARPENTER
SHIRROWS, I GO TO PIECES
SCOTT BAIO, CAN’T YOU SEE THAT SHE’S MINE
A caratterizzare i Paipers, originalità (a cominciare dall’ interpretazione dei brani scherzosamente “stile Mal dei Primitives”), simpatia e professionalità (look, presenza e video particolarmente curati).
PAIPERS, IO HO IN MENTE TE
RIBELLI, PUGNI CHIUSI
In italiano “Un angelo blu” dell’ Equipe 84, internazionalmente lanciato dagli Honeybus.
Lo svedese
LASSE LINDBOM, I CAN’T LET MAGGIE GO
Quanto alla tradizionale doppietta, dapprima il pezzo regalato a Radio Ticino dai Paipers, band incontrata in rete e che, successivamente, ho mobilitato per un affollatissimo concerto sul lungolago di Ascona.
A seguire, gli svizzeri, disciolti Ocean, bernesi, con la bobdylaniana “Mighty Quinn”.
PAIPERS, NON HO L’ ETÀ
OCEAN, MIGHTY QUINN
A LOSS FOR WORDS, MY GIRL
BEE GEES, MASSACHUSETTS
GIGANTI, UNA RAGAZZA IN DUE
PAIPERS, IL GEGHEGÈ
KROKUS, THE HOUSE OF THE RISING SUN
MAL, YEEEEEEH!
Mal e i Primitives. Il primo a destra è il batterista Pique Whiters, passato in seguito ai Dire Straits
“Soul Deep”, lanciato dai Box Tops e riinciso, fra i tanti, da Alex Chilton, che è stato cantante della band.
ALEX CHILTON, SOUL DEEP