PUNTATA 2 GENNAIO
DAYDREAM
Si apre con un pezzone (versione strumentale) la prima puntata del nuovo anno di “Non ho l’ età”: “Daydream” dei Lovin Spoonful’.
Lo ripropongono John Sebastian, che è stato cantante e leader della band, e il chitarrista Arlen Roth.
Puntata nel corso della quale, al solito, ascolterete brani che raramente o mai avevate sentito, aperta da
NIKKI AND THE CORVETTES, LET’S GO
Gli altri brani:
SOUTHSIDE JOHNNY AND THE ASBURY PARK, KEEP ON MOVING
RICCARDO FOGLI, L’ ANNO CHE VERRÀ
AEROSMITH, EYESIGHT TO THE BLIND
DIAMOND DOGS, IF I EVER FALL IN LOVE WITH YOU
DADA ANTE PORTAS, I WOULD GIVE YOU MY LOVE
Come i Diamond Dogs, sono svedesi pure i Mando Diao, che si ispirano agli anni Sessanta.
Eccoli, “live” a MTV, con Ray Davies a ricantare “Victoria”, fra i più bei pezzi dei Kinks.
MANDO DIAO, VICTORIA
Il tedesco Achim Schulz è fan dei Beatles e, in particolare, di John Lennon.
Ripropone “I need You”, dal repertorio dei baronetti.
OVERTWENTY AND ACHIM SCHULZ, I NEED YOU
BEAUTIFUL SOUTH, YOU’RE THE ONE THAT I WANT
ART GARFUNKEL, DAYDREAM
REN ASHFIELD AND THE MAGICIANS, JUMPIN’ JACK FLASH
“My Baby Baby Balla Balla”, dal repertorio dei Rainbows, fra le prime beat bands della Germania.
Fra alcuni giorni Adriano Celentano compirà ottantaquattro anni.
Gli facciamo gli auguri con un paio di brani, il primo dei quali poco ricordato, “Non se ne parla nemmeno”, che dedichiamo pure a quanti, specialmente di questi tempi, faticano a rispettare le idee ed i pareri del prossimo, hanno troppe certezze.
ADRIANO CELENTANO, NON SE NE PARLA NEMMENO
Altro omaggio ad Adriano Celentano, “Un bimbo sul leone”, retro della sanremese “Canzone”, composto dall’ indimenticato Gino Santercole.
Il bergamasco Olly Riva ed i Good Fellas.
OLLY RIVA AND THE GOOD FELLAS, UN BIMBO SUL LEONE
HENNER HOIER, MASHED POTATOES
WILLIAM SHATNER AND BRAD PAISLEY, SWEET HOME CHICAGO
COME ADRIANO
Occasione, il compleanno di Celentano, per ricordare che ai tempi del Clan l’ allora luogotenente Don Backy e i Ribelli gli dedicarono un pezzo, “Come Adriano”, presentato al Festival delle rose di Roma nel 1966 e che (un po’ troppo) ricorda “Norwegian Wood” dei Beatles.
Il primo folkeggiante, l’ altro in stile r&b.
Il testo
Se io mi metto a cantare, posso far soldi più di un pascià
E, se non so cosa fare, imito quelli che lo fa già
Come Adriano ora faccio e vedo se va
Vedo se posso cantare come lui fa:
Ora sei rimasta sola
Piangi e non ricordi nulla…
Ecco, lui muove la faccia, la gente ride, chissà perché
Canta il suo pezzo più bello, piange con te, mi chiedo perché
Adesso provo a ripetere quello che fa
E sono certo il successo mi arriverà:
Questo ragazzo della via Gluck
Si divertiva a giocare con me
Ma un giorno disse, vado in città
E lo diceva, mentre piangeva…
Ma non c’ è niente da fare, questo ragazzo della via Gluck
No, non si può imitare, non puoi toccare chi sta più sù
Forse son io che non valgo e non so cantare
Faccio due smorfie, mi muovo, riuscirò?
La la la la la la la la la la la…