GRAZIE
a quanti, tantissimi, mi hanno scritto per dire che il documentario realizzato
da Paolo Vandoni con il montatore Mauro Filipponi è piaciuto, li ha
emozionati: sono veramente commosso!
Per chi, fra i fedelissimi lettori del Blog, non avendolo finora potuto fare,
gradirebbe vedere la puntata indico il link che offre questa possibilità.
DA PLAY RSI:
VEDI (RIVEDI) IL DOCUMENTARIO. “CLIC” QUI.
RACCONTATO DA …
L’ essenza di Giorgio Fieschi la si trova nelle espressioni della moltitudine di grandi artisti della musica intervistati – ma prima ancora frequentati – nel corso di una lunga carriera di giornalista. Ritratto con Fieschi, Adriano Celentano sfodera il sorriso guascone di chi con l’amico ticinese qualcuna l’ ha combinata. Negli occhi di Patty Pravo, fotografata a casa sua con Giorgio, si legge il piacere di essere lì, in quel momento, con un amico. Nella storica immagine del 1979, catturata a Zurigo, lo sguardo di Lucio Battisti è quello semplice e soddisfatto di chi condivide un momento di affinità più che quello di un mostro sacro della musica italiana di ogni tempo che ha deciso di rilasciare la sua ultima intervista in assoluto; intervista che avrebbe poi fregiato Fieschi di uno dei meriti più alti in materia giornalistico-musicale, ancora oggi riconosciuto a livello internazionale e naturalmente italofono, malgrado qualche goffo tentativo di indebita appropriazione da parte della Tv “mainstream” della vicina Penisola.
L’ essenza di Giorgio Fieschi è nell’ aver saputo essere, in modo del tutto naturale, un “pari grado” di tanti personaggi che hanno scritto la storia della musica italiana e mondiale: pari grado perché profondo conoscitore e viscerale appassionato di musica, esattamente come gli artisti che quella stessa musica l’ hanno creata, e regalata ai fans, dall’altra parte della barricata. “Tutto quanto nella mia vita – ama dire Giorgio – va a finire in musica”. Gli archivi televisivi e radiofonici sono puntellati di chicche che rimandano a questo raro rapporto privilegiato che Fieschi ha sempre saputo creare con i grandi maestri del mondo musicale, sin dagli anni 70 e ancora fino ai giorni nostri.
Nato cronista puro, Giorgio ha espresso talento e passione in primo luogo nell’ ambito musicale; spesso, con colpi d’ingegno fuori orario, “fughe” improvvisate, incontri rubati nei momenti topici. Sono passate alla storia – è il caso di dirlo – interviste esclusive con Bill Wyman e Ron Wood dei Rolling Stones, con una giovanissima e ancora sconosciuta Cindy Lauper a New York, con Fiorello, a Lugano, in cui l’ intrattenitore aveva fatto finta di conoscere Giorgio da una vita anche se non l’ aveva mai visto prima; e poi naturalmente quella celebre del ’79 con Battisti, l’ ultima in assoluto rilasciata da uno di personaggi più amati (e poi a lungo ricercati dalla stampa) del panorama musicale italiano. Molte le interviste (o le vogliamo chiamare chiacchierate fra amici?) con Adriano Celentano, un amico vero, frequentato da decenni, al cui ristrettissimo “Clan” Giorgio ha libero accesso come se fosse uno di famiglia.
Con il “ribelle”guida, nonchè fraterno amico Gianni Dall’ Aglio
Più che per la vasta esperienza giornalistica locale vissuta con i vari Marco Blaser, Aldo Sofia, Michele Fazioli, Sergio Ostinelli, Emilio Jorio e moltissimi altri cronisti, Giorgio viene quindi riconosciuto come il giornalista musicale per eccellenza, ma anche come uno dei promoter più prolifici che abbiano operato in Ticino. Il suo “Feedback”, organizzato in Piazza del Sole a Bellinzona per 10 edizioni da oltre 25mila spettatori ciascuna rappresenta idealmente un “red carpet” sul quale sono transitati simboli di un’ epoca – quella impareggiabile della musica anni 60 e 70 – come Shel Shapiro e Maurizio Vandelli, Renzo Arbore, l’Equipe 84, Red Ronnie, i Dik Dik, i Nightbirds, Riccardo Fogli, Mal, New Trolls, Camaleonti, Ribelli, Rocky Roberts, Little Tony, Rita Pavone, i Nomadi, i Ricchi e Poveri, la stessa Patty Pravo e moltissimi altri. Nella stragrande maggioranza dei casi, amici, prima che ospiti.
Promoter prolifico, dunque, ma anche produttore (con la sua You Productions) e inventore di “spazi” giornalistici dedicati alla musica: dall’ inserto “Dal vivo” promosso e poi fatto vivere su “Il Dovere” alle riviste specialistiche “Infomusic” e “You”, fino agli appuntamenti radiofonici come Galassia Sessanta, Junior Club e, oggi, da pensionato, Non ho l’ età, proposta settimanalmente sulle onde di Radio Fiume Ticino.
E a proposito di fiumi… è sempre in piena quello della passione e della voglia di fare, scoprire e inventare di Giorgio Fieschi: dallo scambio dei vinili con una ristretta cerchia di super-appassionati a progetti che nascono e fioriscono grazie al ricco humus di una passione inesauribile.
Fra i prossimi, “Dum-De-Dum”, quello che viene definito “un meraviglioso viaggio nel mondo dei fumetti e della fotografia, ispirati dalla musica o che la raccontano”. Ideato da Teo Matozzo, “Dum-De-Dum” sarà “una vetrina di splendidi, intriganti disegni e scatti” realizzati nel corso degli anni dal grafico Mario Del Don e da Giorgio Fieschi, in collaborazione con il fotografo Massimo Pacciorini. Quello che vedremo sarà una carrellata su tavole con testi in dialetto di celebri covers, copertine di dischi, la storia dei Nightbirds e quella dell’ Ac Bellinzona, nonché su interviste e ritratti di Giorgio a Celentano, Vasco Rossi, Dire Straits e moltissimi altri grandi del pop, con un omaggio speciale a Lucio Battisti, grazie anche alla presenza di musicisti che hanno contribuito alla realizzazione di molti suoi album: il batterista Gianni Dell’ Aglio, fraterno amico di Giorgio, il chitarrista Massimo Luca e il bassista Bob Callero, i quali riproporranno i pezzi più amati dell’ artista e racconteranno al pubblico aneddoti raccolti durante i lunghi anni di convivenza musicale.
“Dum-De-Dum”, in fondo, rappresenta lo spirito stesso di Giorgio Fieschi: chi “dum – de – dummeggia” sta canticchiando allegro tra sè e sè. Ciò che Giorgio, spensieratamente, ma con infinita passione, ha fatto nel corso di tutta la sua vita.
Davide Martinoni
DIETRO LE QUINTE
DEL DOCUMENTARIO
Il secondo da sinistra è il realizzatore Paolo Vandoni, vicino a lui il regista Alessandro Maccagni
Con la presentatrice di “Storie”, Rachele Bianchi Porro